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ANCONA - La 26enne Maria Andrada, principale indagata dell’omicidio del marito Dimitru Bordea, avvenuto lo scorso 5 marzo ad Agugliano (Ancona) era pronta a tornare in Romania.
Lo sostiene il gip, respingendo la modifica della custodia cautelare in carcere presentata dall’avvocato Jacopo Saccomani. Nel frattempo è scontro sulla potestà genitoriale della giovane rumena. Da una parte la procura per il tribunale dei minorenni, dall’altra la difesa. E dalla Romania, arriva anche l’appello dei genitori dell’indagata, che si candidano per avere l’affido dei nipotini di 2 e 5 anni. Un appello arrivato dopo lo scorso giovedì, quando il pm del tribunale dei minori ha incontrato l‘imputata in carcere per valutar e la sua effettiva capacità genitoriale.
Quel che è certo è che, almeno per ora, Maria Andrada non uscirà dal carcere. Lo ha stabilito il gip Carlo Cimini, motivando che la donna sarebbe pronta a fuggire dall’Italia. e lo dimostrerebbero una serie di comportamenti messi in atto dalla rumena tra la morte del marito lo scorso 5 marzo e il suo arresto. Non solo. Sulla decisione del gip, pesa anche la condotta della donna definita fredda e «espressione di un’indole violenta». Ma per la difesa, la rumena non si allontanerebbe mai da Ancona, se non altro perchè non abbandonerebbe mai i suoi due bambini.
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Il Mattino