La Corte d'Assise d'Appello di Lecce ha confermato la sentenza di primo grado che ha condannato all'ergastolo e all'isolamento diurno per 18 mesi Giovanni...
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L'attentato del 19 maggio 2012 davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi fu, secondo il pg della Corte d'assise d'appello di Lecce Antonio Maruccia, un «gesto contro la giustizia» non messo in atto davanti al tribunale di Brindisi solo per «vigliaccheria». Il rappresentante della pubblica accusa lo ha detto nel corso della requisitoria al processo d'appello a Giovanni Vantaggiato per il quale ha chiesto la conferma della condanna alla pena dell'ergastolo con isolamento diurno. «Perchè quella scuola? Solo la vicinanza al tribunale? (L'imputato, ndr) Vuole un gesto eclatante e lo compie alla scuola Morvillo Falcone, per il simbolismo espresso dalla sua intitolazione, per infangare quelli che per noi sono eroi, che meglio rappresentano l'ideale di giustizia e lo fa nell'approssimarsi dell'anniversario della strage di Capaci». Quanto alla volontà di intimidire il Paese: «Questo signore ha pensato mesi e mesi - ha detto il pg Maruccia - a questo attentato. Lo ha preparato meticolosamente, fin nei minimi particolari. Ha applicato la sua intelligenza malvagia allo studio degli esplosivi. Li ha testati, fatti esplodere». «Non è un elemento accessorio, lo fa perchè vuole protestare contro la giustizia. Lui pensa prima di colpire il giudice che ha fatto la sentenza (per la truffa subita da Vantaggiato e compiuta da Cosimo Parato). Poi c'è una lievitazione dell'obiettivo che riguarda la giustizia». Secondo Maruccia, è una «finalità confessata e prescinde dalla realizzabilità».
I genitori di Melissa «Giustizia è fatta, ma non basta.
Il Mattino