PADOVA - Un richiamo al decoro e alla compostezza: no alle minigonne, ai pantaloni sopra al ginocchio, ai top con le spalline troppo sottili e agli ombelichi scoperti. Il parroco...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
D'altra parte si sa che con l'arrivo dell'estate, cresce la voglia di indossare abiti freschi e leggeri, che coprono poco. Ma non troppo. Soprattutto se si va in chiesa o in patronato. Da qui il messaggio e l'invito, semplice e diretto, che don Luca Nucibella, ha voluto rivolgere ai suoi parrocchiani, soprattutto a quelli più giovani, spesso abituati ad entrare in chiesa con pochi abiti addosso, che coprono l'essenziale, e proprio per questo poco adatti ad un luogo di preghiera e raccoglimento.
Ben lungi da voler essere un rimprovero, quello del prete della parrocchia della chiesa della Santissima Trinità, è un succinto promemoria con alcune indicazioni pratiche: sei regolette da osservare per il decoro ed il rispetto, anche degli altri. In cima alla lista il doveroso "silenzio in chiesa, soprattutto durante le celebrazioni; disporsi nel posto e nel modo che meglio aiutano la vera partecipazione". E poi c'è il richiamo esplicito a indossare abiti consoni e adeguati: "decoro e compostezza - scrive il parroco - della persona. Primo punto l’atteggiamento; poi l’abbigliamento: non indossare abiti come minigonne, pantaloni sopra il ginocchio, canottiere con la spalline troppo fine, top, scollature vertiginose, ombelichi scoperti".
Gli ultimi tre avvertimenti riguardano il rispetto per i libri dei canti ("da riporre nell'apposita mensola del banco"), e dei fogli della liturgia; il cellulare va tenuto spento; e non è bene accendere candele o fare devozioni durante una celebrazione liturgica". Niente prediche quindi, ma solo un consiglio "amichevole" per ricordare che in chiesa si va per pregare e non per mostrare il proprio corpo o per mandare sms col telefonino. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino