Il parroco detta il decalogo: in chiesa niente minigonna e ombelico scoperto

Scollature vietate in chiesa
PADOVA - Un richiamo al decoro e alla compostezza: no alle minigonne, ai pantaloni sopra al ginocchio, ai top con le spalline troppo sottili e agli ombelichi scoperti. Il parroco...

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PADOVA - Un richiamo al decoro e alla compostezza: no alle minigonne, ai pantaloni sopra al ginocchio, ai top con le spalline troppo sottili e agli ombelichi scoperti. Il parroco di Codiverno di Vigonza "bacchetta" i suoi fedeli scrivendo un sintetico, ma efficace, mini galateo estivo che ha fatto inserire anche sul fogliettino parrocchiale con gli avvisi della settimana.




D'altra parte si sa che con l'arrivo dell'estate, cresce la voglia di indossare abiti freschi e leggeri, che coprono poco. Ma non troppo. Soprattutto se si va in chiesa o in patronato. Da qui il messaggio e l'invito, semplice e diretto, che don Luca Nucibella, ha voluto rivolgere ai suoi parrocchiani, soprattutto a quelli più giovani, spesso abituati ad entrare in chiesa con pochi abiti addosso, che coprono l'essenziale, e proprio per questo poco adatti ad un luogo di preghiera e raccoglimento.



Ben lungi da voler essere un rimprovero, quello del prete della parrocchia della chiesa della Santissima Trinità, è un succinto promemoria con alcune indicazioni pratiche: sei regolette da osservare per il decoro ed il rispetto, anche degli altri. In cima alla lista il doveroso "silenzio in chiesa, soprattutto durante le celebrazioni; disporsi nel posto e nel modo che meglio aiutano la vera partecipazione". E poi c'è il richiamo esplicito a indossare abiti consoni e adeguati: "decoro e compostezza - scrive il parroco - della persona. Primo punto l’atteggiamento; poi l’abbigliamento: non indossare abiti come minigonne, pantaloni sopra il ginocchio, canottiere con la spalline troppo fine, top, scollature vertiginose, ombelichi scoperti".



Gli ultimi tre avvertimenti riguardano il rispetto per i libri dei canti ("da riporre nell'apposita mensola del banco"), e dei fogli della liturgia; il cellulare va tenuto spento; e non è bene accendere candele o fare devozioni durante una celebrazione liturgica". Niente prediche quindi, ma solo un consiglio "amichevole" per ricordare che in chiesa si va per pregare e non per mostrare il proprio corpo o per mandare sms col telefonino. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino