Bastano 18 euro per uno shampoo e la messa in piega. Il figaro di Montecitorio si trasforma in parrucchiere per...
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Bastano 18 euro per uno shampoo e la messa in piega. Il figaro di Montecitorio si trasforma in parrucchiere per signore. Da oggi i 7 barbieri che lavorano alla Camera per spuntare baffi e tagliare capelli agli onorevoli parlamentari potranno ufficialmente acconciare anche le chiome delle deputate.
Lo stipendio, però, in tempi di spending review, resterà invariato: circa 2mila 200 euro netti al mese (tutti sono al reparto barberia da 10 anni almeno, mentre il decano presta servizio da 30).
Il nuovo servizio è stato introdotto per volontà della presidente della Camera, Laura Boldrini, accontentando così le parlamentari che ora rappresentano il 30% degli eletti e da tempo si lamentavano di essere penalizzate rispetto ai colleghi.
Di recente, il collegio dei questori ha dato il via libera definitivo all'«onorevole coiffeur», garantendo la pari opportunità anche sul taglio dei capelli. Il tariffario, dunque, è stato aggiornato con i 18 euro per lavare e acconciare i capelli delle deputate. Il listino per gli uomini resta uguale: taglio e shampoo 18 euro; frizione extra 6euro; barba 8 euro; shampoo 8 euro; taglio 15 euro.
Il servizio parrucchiere per signora, precisano fonti parlamentari, si affiancherà a quello di barbiere, aperto nel 1991 in un apposito salone in stile Liberty, al piano Aula di palazzo Montecitorio.
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