PERUGIA - Una multa “sparata” dal palmare degli ausiliari del traffico alle 11,30 del mattino per un ticket che, stando al verbale, scadeva alle 11,55. ...
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Viale Roma, le strisce blu piazzate appena fuori dalla Ztl. Lo scontrino della multa recita così: il giorno 14 marzo, alle ore 11,30, è stato accertato che l'auto “X” «è stata trovata irregolarmente in sosta ... senza esporre il titolo di pagamento in corso di validità”. Un riga più in basso la chicca, note: “tagliando scaduto alle ore 11,55”. Proprio così: 25 minuti più tardi. L'automobilista tartassata ha scattato una foto allo scontrino del verbale che ha trovato sotto il tergicristallo e l'ha postata su Facebook. Apriti cielo. In pochi minuti sono fioccati i commenti - «multa-preventiva», «chiedi i danni per lo stress», «un viaggio spazio temporale» - e i “Mi piace”. Proteste anche dalle associazioni dei commericanti che si sono battute per il caro parcheggi. In fondo allo scontrino “incriminato” è riportata anche la cifra da pagare: entro cinque giorni, c'è lo sconto del 30 per cento, farebbero 28 euro e 70 centesimini. Concilia? La sanzione per intero, in effetti, sarebbe di 41 euro tondi tondi.
Da Facebook interviene pure la senatrice - ex assessore comunale - Valeria Cardinali che commentando la foto offre qualche suggerimento sul modo di fare ricorso: «Oggi quando la multa viene fatta per un tagliando scaduto può essere contestata - scrive la senatrice Cardinali - perché può essere fatta solo per l'importo corrispondente al tempo trascorso dall'orario di scadenza del tagliando». Certo. Ma attenzione a metterla così, altrimenti finisce che l'automobilista di turno, parecchio arrabbiato, chiede «25 minuti di rimborso». Più tardi la senatrice corregge il tiro: «Porca miseria! Avevo letto male».
La multa, comunque, sarebbe stata tolta dalla Sipa (la società che gestisce strisce blu e parcometri), però con una giustificazione: «La cancelliamo solo perché l'operatore si è sbagliato a digitare». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino