50 giovani talenti, 1.000 ore di studio e 600 ore di lavoro in azienda in 9 mesi di corso. Tutto questo è Digita, la nuova Digital Transformation & Industry...
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«Il tema principale sarà quello della trasformazione digitale in un modo completamente innovativo - spiega Antonio Pescape', tra i docenti della nuova Academy - Noi mettiamo insieme delle competenze che sono completamente differenti, che provengono dal mondo delle scienze umane, dell'economia e dell'ingegneria. Insieme affronteremo i temi che riguardano sia temi tecnologici che temi che riguardano la gestione dell'innovazione. Digita è uno dei primi esempi di come vanno affrontate le tematiche della formazione in questo momento sulle nuove tecnologie»
«L'Academy nasce a Napoli perchè ha un capitale umano, un asset importantissimo - ha detto Pierluigi Brienza, AD Deloitte Consueling Italia - Noi come Deloitte siamo interessati a valorizzare al massimo questo capitale umano. Poi condividiamo con l'Università Federico II i valori e gli obiettivi di business di questa sfida. Deloitte vuole dare un contributo allo sviluppo del capitale sociale del Sud e di Napoli».
Ed è proprio a San Giovanni che si concentra sempre di più tutto il meglio dei cervelli e delle aziende da tutto il mondo. Una sfida che la Federico II sta portando avanti con energia e successo creando una vera e propria inversione di tendenza. «Nell'economia della conoscenza la qualità del capitale umano e della formazione avanzata rappresenta il fattore competitivo più importante - ha detto Gaetano Manfredi, Rettore dell'Università Federico II di Napoli - e questo dimostra come tante persone si spostino da un luogo all'altro cercando di trovare occasioni di formazione qualificata. Questo è il segreto di San Giovanni dove abbiamo creato un polo che ha una dimensione di eccellenza e segue i migliori standard di qualità internazionale. La conseguenza di tutto ciò è che i migliori cervelli e le migliori aziende che vengono da tutto il mondo arrivano a San Giovanni per studiare e trovare la loro occasione. È questo l'unico possibile futuro per Napoli dove il problema non è non dare una opportunità alle persone di andare via, ma creare le opportunità affinchè le persone vengano a Napoli e a quel punto anche i campani preferiranno restare nella loro città piùttosto che trovare un luogo più attrattivo»
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Il Mattino