Boom di visitatori a Futuro Remoto per toccare con mano le scienze

Nonostante la pioggia Futuro Remoto ha aperto le porte ai visitatori con un boom di presenze. Giovani di ogni fascia d’età hanno affollato dalle prime ore del mattino...

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Nonostante la pioggia Futuro Remoto ha aperto le porte ai visitatori con un boom di presenze. Giovani di ogni fascia d’età hanno affollato dalle prime ore del mattino i 9 padiglioni in piazza del Plebiscito, curiosi di conoscere e toccare con mano il mondo delle scienze.

 
Presenti al taglio del nastro numerose istituzioni tra cui il presidente della Regione Vincenzo De Luca, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, Vincenzo Lipardi, segretario generale di Città della Scienza e i rettori di tutte le sette università campane che partecipano all’evento. Al momento del taglio del nastro un gruppo di ricercatori precari del Cnr di Napoli ha portato in piazza la protesta per l’assenza di concorsi che fa persistere da molti anni una situazione di instabilità per numerosi scienziati altamente qualificati. Futuro Remoto è anche questo e il mondo delle scienze e delle nuove tecnologie si fa sentire con la protesta ma soprattutto con il racconto di quanti la toccano con mano tutti i giorni.

Armati di ombrelli e zaini in spalla i ragazzi delle scuole elementari, medie e superiori hanno iniziato la loro visita a Futuro Remoto. Attraverso potenti microscopi si possono vedere anche le parti più piccole dell’ecosistema, passando in un altro padiglione inizia il viaggio interattivo al Polo Nord, in un altro si può ascoltare il cosmo o viaggiare attraverso il corpo umano. Ogni padiglione è una sorpresa che lascia visitatori di ogni età a bocca aperta. Le connessioni, tema di quest’anno, sono evidenti: cibo, terra, tecnologia, chimica, arte e cultura vanno a braccetto. Basta saltare da un posto all’altro per conoscerle tutte divertendosi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino