Bongiorno all'EY Digital Summit di Capri per la Pa e la sfida digitale

Bongiorno all'EY Digital Summit di Capri per la Pa e la sfida digitale
Capri. Il ministro per la pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, ospite speciale oggi dell’EY Digital Summit di Capri, presso il Grand Hotel Quisisana. Nel corso del suo...

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Capri. Il ministro per la pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, ospite speciale oggi dell’EY Digital Summit di Capri, presso il Grand Hotel Quisisana. Nel corso del suo intervento, il ministro, ha illustrato i piani del governo per l’ammodernamento della pubblica amministrazione in chiave digitale, discutendo anche sul tema del reddito di cittadinanza. Ha dichiarato il ministro: «La digitalizzazione nelle Pubbliche amministrazioni italiane è all'anno zero» e «sarà un percorso lungo».

 
La digitalizzazione - si chiede - deve essere una cura ricostituente per questa Italia un po' malaticcia? No, deve essere molto di più. Una vera trasformazione digitale è mettere un cuore nuovo in un corpo che è allo stremo delle forze. E’ un'operazione difficile ma può trasformare veramente la Pa. In questi anni c' è stata una serie di annunci spesso fatti con grande enfasi. Credo che un errore, che è stato fatto in passato, è quello di dare per scontata la facilità con cui si fa la trasformazione digitale". In Gran Bretagna "ci sono voluti 10 anni, io non vi dico che si fa in tre mesi" come accaduto con precedenti governi. Sulle risorse per il reddito di cittadinanza previsto nel Def è in corso tra le parti politiche una "riflessione fisiologica" ha continuato il  ministro per la Pubblica amministrazione, a margine del convegno. «Non solo con questo Governo - ha aggiunto - c'è questo tipo di problema, è un momento di riflessione fisiologico» in un esecutivo non monocolore. «Ci sarà poi - ha aggiunto - piena condivisione sulla sintesi». Ha concluso il ministro: «Non ho timore» per gli effetti sullo spread e sulla Borsa e «so che ci sarà condivisione sulle misure» previste nel Def, rispondendo a una domanda sui possibili timori legati agli effetti su spread e mercati della negoziazione politica in atto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino