Connessione LiFi: arriva To Be, la startup che connette con la luce

Connessione LiFi: arriva To Be, la startup che connette con la luce
Le informazioni si possono trasmettere attraverso la luce. Non è fantascienza ma il sistema Li-Fi, trasmissione dati attraverso i led. Un sistema che il team di To Be,...

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Le informazioni si possono trasmettere attraverso la luce. Non è fantascienza ma il sistema Li-Fi, trasmissione dati attraverso i led. Un sistema che il team di To Be, startup innovativa nata circa tre anni fa, ha capito essere vincente, soprattutto laddove la connessione è difficile da ottenere o potrebbe essere utile illuminare e comunicare insieme in determinati posti. «La luce è modulata attraverso un piccolo hardware che andiamo ad inserire tra l’alimentazione elettrica e il bulbo luminoso – spiega Francesco Paolo Russo, CEO e co-founder di To Be - grazie a questa modulazione estremamente veloce riusciamo a trasmettere delle informazioni a dei dispositivi riceventi come smartphone, tablet o pc».


«Questa modulazione della luce è impercettibile a occhio umano – continua Russo – quindi noi non lo vediamo ma sostanzialmente quello che fa è accendersi e spegnersi in maniera estremamente veloce e questo fa si che vengano creati dei codici binari che sono quelli che sono alla base della comunicazione». Si tratta di una tecnologia molto interessante che permette di spaziare in vari campi di applicazione. L’idea è piaciuta molto ad esempio al ministero per i Beni Culturali con cui il team di To Be e Tim stanno mettendo a punto un sistema di comunicazione delle opere attraverso la connessione LiFi. Uno dei luoghi in cui a breve i turisti seguiranno la luce per avere maggiori informazioni è Pompei. Il progetto si sviluppa nell’ambito di smart@Pompei e prevede la presenza di totem luminosi che invieranno in automatico informazioni e approfondimenti sui tablet dei turisti.
 
Ma non è questo l’unico ambito di utilizzo del LiFi. «Può tornare utile anche nelle aziende – continua Russo – Sfruttando questo protocollo di comunicazione possiamo mettere in connessione tra di loro macchinari con strumentazioni particolari presenti in ambito industriale godendo di vantaggi diversi tra cui la velocità di trasmissione, come la luce, e non ci sono problemi di interferenze elettromagnetiche o radiofrequenze perché sostanzialmente utilizziamo la luce come veicolo di informazioni. Poi è utile in contesti in cui ci sono problemi di connessione sia con strumentazioni sia in caso di incendi e altre calamità. In questi casi il WiFi potrebbe non funzionare, invece il LiFi è sempre performante. Poi possiamo mettere in comunicazione tra loro anche gli operatori all’interno della fabbrica che possono avere informazioni grazie alla luce che magari illumina un determinato macchinario. Le applicazioni sono davvero tantissime».


Altro vantaggio del LiFi è la totale assenza di cavi. To Be ha ideato una serie di prodotti che possono coprire anche distanze molto lunghe senza usare fili che in certi casi possono essere anche un problema. «Altri vantaggi riguardano la sicurezza dei dati – chiosa Russo – Grazie alla luce riusciamo ad avere uno standard di sicurezza molto più elevato e far navigare su internet dei PC in contesti in cui si manovrano dati sensibili come accade nella sanità e nelle banche». In Campania il LiFi è già operativo sugli aliscafi della linea Alilauro. A bordo l’innovazione si può toccare con mano: sullo smartphone compaiono informazioni sul golfo di Napoli, sulla viabilità e tante curiosità, anche dove la tradizionale rete telefonica è irraggiungibile. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino