App e software nei settori aziendali, medici, turistici, energetici. Il secondo anno accademico di Digita Academy ha permesso di avvicinare sempre più la tecnologia alla...
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C'è chi si concentra sul processo di trasformazione digitale aziendale, chi migliora il servizio sanitario, chi pianifica le stazioni di servizio del futuro, chi offre supporto a crocieristi e turisti in arrivo all'aeroporto.
Se dei 46 studenti del primo anno, il 92 per cento aveva ricevuto un'offerta di lavoro e il 70 per cento aveva firmato un contratto di lavoro, tra i 48 diplomati del secondo anno accademico la percentuale di contrattualizzati è salita all'86 per cento e nei prossimi giorni potrebbe aumentare ancora poiché sono in programma altri colloqui. «Questo nuovo format consente ai nostri studenti di raggiungere un livello di eccellenza nella formazione e di avere opportunità di lavoro qualificate» ammette il rettore Gaetano Manfredi che annuncia il rinnovo della partnership con Deloitte «di altri tre anni». Aperte le selezioni per il terzo anno accademico.
Graded ha accompagnato gli studenti Gennaro Ardolino e Carmela Bruna Palummo per progettare un software di intelligenza artificiale in grado di mandare in soffitta la gestione manuale degli acquisti assieme a pile di documenti cartacei. Il nuovo software offre centralizzazione e maggiore fruibilità dei dati, immediatezza delle informazioni, snellimento dei processi aziendali, tracciabilità e monitoraggio dello stato di evasione degli ordini, e tanto altro.
Si chiama Orthocheck, ed è la nuova piattaforma web realizzata dallo studente Marcello Salvi insieme alla società partenopea Kelyon che accompagna i pazienti nel percorso di protesizzazione dell'anca o ginocchio. Nelle prossime settimane inizierà la sperimentazione da parte del National Health Service gallese che ne ha acquistato il prototipo. Si basa su una parte sondaggistica prima e dopo un intervento, per assegnare alla patologia un punteggio e quindi dare una priorità, indirizzando così all'ospedale più adatto, evitando liste di attesa e perdita di tempo, e migliorando l'accesso alle prestazioni sanitarie. Il progetto punta quindi a sviluppare un sistema che gestisca le priorità di accesso alle prestazioni chirurgiche, sempre nell'ottica di supportare il personale sanitario e semplificare le procedure per i pazienti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino