Innovazione, asse Napoli-Pechino: la Cina è più vicina per le startup

Innovazione, asse Napoli-Pechino: la Cina è più vicina per le startup
Internazionalizzazione per startup, nuove opportunità per docenti e ricercatori, una summer school sino-italiana sul manifatturiero avanzato, la creazione di un centro di...

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Internazionalizzazione per startup, nuove opportunità per docenti e ricercatori, una summer school sino-italiana sul manifatturiero avanzato, la creazione di un centro di un centro di trasferimento tecnologico su salute e medicina. Con il Sino-Italian Exchange Event si chiude a Città della Scienza nel segno dell'Asse Napoli-Pechino la IX edizione della Settimana Italia-Cina della Scienza, della Tecnologia e dell'Innovazione.


Nel corso dei lavori è stata presentata l'Italy-China Best Startup Showcase - Entrepreneurship Competition, piattaforma di accompagnamento nei rispettivi ecosistemi di riferimento per realtà innovative giudicate a più alto potenziale di mercato, guidata a livello nazionale da Campania NewSteel, unico incubatore certificato dal ministero italiano dello Sviluppo Economico nel Sud Italia. Saranno 90 le startup italiane selezionate tra sei specifici settori innovativi a essere supportate nel processo di softlanding in Cina. Tra le startup già selezionate per il percorso di internazionalizzazione verso la Cina sono nove le startup campane: MyPart meccanica srl, Apptripper srl, RisLab Srl, Tolemaica srl, 3drap srl, Lascò srl, Sòphia High Tech, Future Environmental Design srl, eProlnn. E nasce anche il network sino-italiano «Matteo Ricci», guidato dall'Università Parthenope e con la presenza di tre atenei campani. Università italiane e cinesi firmano un protocollo per agevolare la mobilità di docenti e ricercatori su temi interdisciplinari. A presentarlo è stato Sergio Ulgiati, docente della Parthenope e responsabile del Network. Vi aderiscono tra le università cinesi: Tsinghua, Peking, Jiao Tong, Fudan, Tongji, Wuhan, South China University of Technology, Beijing Normal University; tra le italiane: Parthenope, Bologna, Torino, Venezia Cà Foscari, Genova, Macerata, Sassari, Federico II, L'Orientale.

Dei diciannove accordi di cooperazione economici e accademici siglati nell'ambito Settimana Italia-Cina dell'Innovazione, sette coinvolgono università e centri di ricerca campani. Oltre al network «Matteo Ricci», si segnalano: l'avvio della Summer School sul Manifatturiero Avanzato nata dall'accordo tra l'Università degli studi di Bergamo, Università di Napoli Federico II e Tsinghua University per la mobilità di studenti e ricercatori nell'ambito del laboratorio congiunto Italia-Cina sui temi del Manifatturiero Avanzato (CI-LAM); l'accordo tra la Shanghai Aircraft Design and Research Institute of Commercial Aircraft Corporation of China e il Centro Italiano Ricerche Aerospaziali per l'esecuzione dei test di certificazione di comportamento in condizioni di ghiaccio del velivolo C919 di SADRI - COMAC nella galleria del vento del CIRA; l'intesa tra la Chinese Association for Pharmaceuticals and Medical Devices Technology Exchange, l'International Technology Transfer Network e la Fondazione IDIS - Città della Scienza per la creazione di un Centro di Trasferimento Tecnologico Italia-Cina sulla Salute e la Medicina. 

«Fin dal 2006, quando in Italia si parlava di Cina soprattutto in termini di delocalizzazione delle produzioni a basso costo, la Regione Campania ha inteso lanciare una sfida: investire sulla costruzione di una relazione stabile di cooperazione tra i due paesi, basata su scienza, tecnologia e innovazione» ha commentato Valeria Fascione, assessore all’Innovazione, Startup e Internazionalizzazione della Regione Campania. «Dopo dodici anni possiamo affermare che la sfida è stata vinta. Il SIEE - Sino  Italian Exchange Event - nato come piattaforma regionale di specializzazione intelligente, è diventato una realtà nazionale. Sono tanti gli attori regionali che hanno raccolto le opportunità derivanti da questo importante appuntamento di lavoro e networking. Nove gli accordi di cooperazione sottoscritti in ambito scientifico, accademico e industriale». «Vere protagoniste di questa edizione sono le startup. Tra le dodici compagini vincitrici della competizione nazionale, quattro sono campane. Per loro si avvierà nella prossima primavera un programma di accelerazione in Cina», ha concluso l’assessore Fascione.
 

«La Settimana dell’Innovazione Italia–Cina rappresenta ormai un caposaldo delle eccellenti relazioni tra l’Italia e la Cina. Relazioni – sottolinea l’assessore alla Ricerca e alla Attività Produttive Antonio Marchiello – fondate sull’azione delle nostre diplomazie, stratificata nei decenni e corredata da molteplici iniziative e brillanti risultati. Nel 2020 celebreremo il cinquantesimo anniversario di queste importanti relazioni. Anche i numeri di questa nona edizione confermano il valore di un’azione che ha prodotto risultati e continua ad essere di stimolo e creare nuove opportunità per le economie delle due nazioni. La Settimana Italia-Cina è diventata un modello per l’internazionalizzazione dei sistemi di ricerca e innovazione ed è anche e soprattutto merito di Città della Scienza che ha saputo efficacemente coordinare i diversi attori coinvolti che hanno operato in stretto contatto realizzando preziose sinergie». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino