Si chiama Liar, acronimo di “Language interfaces for autistic rehabilitation”, una app pensata per bimbi autistici sviluppata...
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Della straordinaria novità in campo medico-scientifico si parlerà nel corso di “I- Can”, il convegno in programma il 1 e il 2 dicembre su Autismo, Neuroscienze e tecnologie assistive che l’Istituto di Ricerca Irfid (Istituto di Ricerca, Formazione ed Informazione sulle Disabilità) ed il centro di riabilitazione Neapolisanit di Ottaviano hanno organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Sinpia e il patrocinio morale della Regione Campania e dell’Istituto Superiore di Sanità, nella complesso universitario dei Santi Marcellino e Festo di Napoli.
A illustrare nel dettaglio il funzionamento della app sarà Angelo Rega, dell’Irfid, che spiega: «Il sintetizzatore vocale del software traduce in parole quello che l'immagine rappresenta: Io vorrei cantare. L'applicazione è frutto di un progetto avviato nel 2013 dal nostro Istituto, in collaborazione con il centro Neapolisanit di Ottaviano (Na. Liar attualmente è a disposizione dei pazienti del Neapolisanit in via sperimentale e può essere installata su tutti i tablet e i pc Windows; l'obiettivo è quello di estenderne l'utilizzo ai sistemi Android ed Apple». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino