Chi ha detto che l'innovazione la fanno solo ingegneri e scenziati? All'STMicroelectronics di Arzano è un gioco serissimo per i ragazzi delle scuole superiori....
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«Qui ragazzi imparano ad usare i microcontrollori 32 bit - spiega Alan Smith, responsabile dell' STMicroelectronics di Arzano - I microcontrollori sono la base dell' Internet of Things e della Smart Driving. Sono fondamentali da conoscere per fare una qualsiasi applicazione. Questo è l'inizio per gli studenti». In una sala piena di ragazzi si è parlato di tante tecnologie e come usarle. I tutor hanno messo a disposizione il loro tempo in maniera volontaria e i ragazzi hanno apprezzato molto e si sono divertiti a usare schede anche piccolissime messe a disposizione. Con la testa china nel PC e le mani indaffarate ad armeggiare tra fili e microchip la giornata è volata.
«Lavorando su questo progetto gli studenti riescono a capire cos'è l'IoT - spiega Anna Iodice, docente di informatica all'Istituto Gandhi di Casoria - a cosa serve la modularizzazione di un progetto. Riescono anche a capire come la matematica viene applicata alla realtà. È un progetto multidisciplinare perchè mette in campo competenze di informatica, fisica e tanto altro. In più imparano a lavorare in team che è la cosa più importante per affacciarsi al mondo del lavoro».
La prima fase del progetto STMicroelectronics per la scuola ha visto protagonisti i docenti nel corso di «Introduzione alla programmazione di microcontrollori a 32 bit» che ha visto la partecipazione di 88 docenti da 30 scuole della Campania e delle regioni limitrofe. Poi le due giornate di training per studenti accompagnati dai loro docenti che ha visato la partecipazione di 149 studenti, 42 docenti da 22 scuole. Il progetto si chiuderà il 9 maggio con lo Student Day@ST, la giornata in cui gli studenti delle scuole sono invitati a presentare i loro progetti ai professori di Ingegneria delle università della Campania: previsti 40 team di studenti. Il progetto testimonia quanto sia importante il contributo delle aziende per divulgare la cultura dell'innovazione, rendendo la scuola sempre più accattivante. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino