Un nuovo metodo digitalizzato di progettare e gestire opere edilizie, con più trasparenza ed efficienza: è il Bim, building information...
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L'incontro è promosso dall'Ordine degli ingegneri di Napoli - presieduto da Edoardo Cosenza - , dall'Università Federico II e dalla Commissione speciale Bim dell’Ordine - coordinata da Antonio Salzano.
Interverranno tra gli altri il presidente nazionale degli ingegneri Armando Zambrano, e i presidenti degli altri quattro Ordini provinciali campani. Sono previste relazioni dei massimi esperti nazionali come il Provveditore ai Lavori Pubblici di Lombardia ed Emilia Romagna e Presidente della commissione che ha redatto il decreto ministeriale sulla digitalizzaione degli apparti, ingegner Piero Baratono, e il professor Angelo Ciribini che ha una riconosciuta esperienza internazionale nell’ambito del Bim. Alla tavola rotonda parteciperanno esponenti di Italferr, Acen (associazione costruttori napoletani), Oice, Consorzio Integra, Distretto Stress e Regione Campania.
Il ruolo sempre più nodale del Bim è confermato anche dalla decisione del Presidente Cosenza e del Consiglio dell'Ordine degli ingegneri di Napoli di dare vita a una Commissione speciale su questo tema. “Il nostro ordine, di concerto con l’Università – sottolinea il presidente Cosenza – è ora impegnato a formare i colleghi ed è disponibile anche per contribuire alla formazione dei responsabili delle stazioni appaltanti”.
Il nuovo Codice dei contratti pubblici prevede infatti il ricorso al Bim da parte delle Stazioni appaltanti: agli operatori del settore verranno quindi richieste sempre più competenze legate all’utilizzo di questo strumento, indipendentemente dalla complessità delle attività di progettazione e dal valore della commessa.
In particolare il decreto 560/2017 obbliga le stazioni appaltanti a progettare in Bim opere di importo a base di gara pari o superiore a 100 milioni di euro, a partire da gennaio 2019. Il Bim sarà poi adottato gradualmente per importi più bassi ed entrerà a pieno regime nel gennaio 2025 quando sarà obbligatorio anche per nuove opere di importo inferiore a 1 milione di euro.
“Il Bim – aggiunge Antonio Salzano – rappresenta un approccio innovativo alla gestione del processo edilizio che, grazie ai vantaggi del trasferimento tecnologico nel campo della progettazione, esecuzione e del project management, potrà efficacemente gestire la complessità implicita nelle trasformazioni urbane e nella realizzazione e manutenzione di infrastrutture e grandi opere”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino