Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha consegnato riconoscimenti agli studenti dell'Istituto Righi che si sono classificati al terzo posto nella competizione di livello...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
A ricevere la targa sono stati i cinque ragazzi che hanno partecipato alla gara: il team leader Mauro D'Alò, Davide Di Pierro, Luigi Picarella, Emilia Romano e la più giovane del gruppo Alessia Caparro. «È stata un'esperienza intensa - ha spiegato Mauro - non solo in relazione alla competizione ma anche perché ci ha insegnato a lavorare in gruppo, con le dinamiche di un team». Sensazioni condivise da Emilia che ha espresso l'auspicio che «grazie a questo risultato che noi e la scuola abbiamo ottenuto si possa smuovere il sistema e far sì che le scuole siano maggiormente attrezzate con laboratori perché oltre alle nozioni servono anche i mezzi».
Ad accompagnare gli studenti, i loro fieri genitori, i docenti che li hanno seguiti e la preside del Righi, Vittoria Rinaldi, che ha ricordato come l'Istituto «è fortemente impegnato per poter offrire ai nostri studenti queste importantissime opportunità di studio e confronto con realtà estere. È dal 2013, anno in cui la nostra scuola ospitò la conferenza internazionale di Zero Robotics, che affrontiamo questa sfida e ogni anno abbiamo squadre diverse che poi preparano gli studenti degli anni successivi facendo sì che ci sia sempre un vivaio di allievi di eccellenza che si preparano per la competizione che consente agli studenti di acquisire competenze sia in campo tecnico scientifico negli ambiti della matematica e della fisica di alto livello che non rientrano nei programmi curriculari che di programmazione informatica».
Zero Robotics è una competizione di programmazione di robotica aerospaziale ideata dal Mit di Boston in collaborazione con la Nasa in cui studenti delle scuole superiori di tutto il mondo si sfidano nella programmazione degli Spheres, piccoli satelliti sferici ospitati all'interno della Stazione spaziale internazionale. L'edizione di quest'anno ha visto in gara circa 200 team arrivati da diverse parti dal mondo dall'Australia alla Russia, dalla Germania agli Stati Uniti Leggi l'articolo completo su
Il Mattino