Napoli, creativi e innovatori nella Miniera di Salvatore Iodice

StartUpLab, il format di NAStartUp, riunisce artisti e artigiani nel progetto di rigenerazione urbana

Foto Claudio Cimmelli, sponsor dell'iniziativa
Un laboratorio nel quale mettere insieme creativi che hanno un’attenzione a temi sociali e divulgare la cultura dell’innovazione. Questo è StartUpLab, il format...

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Un laboratorio nel quale mettere insieme creativi che hanno un’attenzione a temi sociali e divulgare la cultura dell’innovazione. Questo è StartUpLab, il format di NAStartUp che si è tenuto ieri nello spazio Miniera, ai Quartieri Spagnoli,  di Salvatore Iodice,  attivista, restauratore, artista e innovatore sociale.

Il tema affrontato durante l’evento è stata la rigenerazione urbana. Gli ospiti, tra cui creativi, startupper, artigiani, imprenditori, artisti, si sono interrogati su come le città possano essere rigenerate grazie alla spinta della social innovation:

«Ci tenevo  a ripartire con NAStartUp da qui con la nostra rete per sperimentare uno StartUpTalk all’interno di Miniera, il laboratorio dove Salvatore insegna la sua arte a ragazzi e ragazze, anche svantaggiati del territorio, restaurando e trasformando materiale di scarto. Così trasmette un messaggio potentissimo, ovvero che qualsiasi quartiere, come una città, può cambiare e rigenerarsi grazie all’impegno delle persone comuni. In un periodo storico in cui i talenti scappano dal Sud, quello che fa Salvatore insieme al suo giovane team ai Quartieri Spagnoli, è la nuova Corsa all’Oro. Rigenerare e dare spazio ai talenti nelle città, dal restauro del Murales di Maradona, alla creazione dei cartelli stradali, è un esempio potente di innovazione sociale dal basso: una vera e propria “startup pubblica” e dobbiamo impegnarci per supportare l’economia che questo modello genera», ha spiegato Antonio Prigiobbo, Direttore di NAStartUp.

«Sono molto contento di ospitare NAStartUp e la sua rete di innovatori. Abbiamo sempre bisogno di nuove leve e di spinta ai nostri progetti, come l’ultimo che sto realizzando, un documentario ai Quartieri Spagnoli che si chiamerà “R-Esistenza” e che racconta una storia straordinaria legata alle Quattro Giornate di Napoli, l’insurrezione popolare che ha portato alla liberazione della città dal nazifascismo durante la Seconda Guerra Mondiale. Per questo progetto siamo alla ricerca di sponsor e finanziatori», ha raccontato Salvatore Iodice di Miniera. 

Lo StartUpLab ha unito più narrative. Partendo dalla storia di Salvatore Iodice, che ha raccontato la sua rinascita e rigenerazione dal carcere alla spinta creativa che lo ha portato a realizzare tantissime attività di valore per il territorio, si sono unite tante altre storie legate dal filo conduttore dell’innovazione. 

Tra queste quella di Massimo Morgante, startupper seriale che ha presentato il progetto, che lo vede impegnato come sales manager, di Graffiti for SmArt City, azienda barese che ha realizzato Mosaico Digitale, un progetto che realizza smartwall, composti da piastrelle di mosaico biobased molto sottili e rivoluzionarie, che permettono anche la connessione con gli smartphone, assicurando diversi servizi.

Se Morgante ha presentato una tecnologia che innova le città e potrebbe essere usata nel futuro dei murales, Luca Borriello, di INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana, che ha realizzato più di 500 murali in Italia, ha raccontato la storia di questa forma artistica, di come si è evoluta nel tempo e di come si sta proiettando nel futuro.

Nella discussione è emersa anche la difficoltà dei giovani artisti di finanziare e proteggere le proprie opere con una possibile soluzione al problema presentata da Riccardo Marinelli di Gallry.com, un marketplace di opere d’arte che promette di offrire i servizi di una galleria d’arte, ma in modo democratico e digitale.

Lo StartUpLab è stato anche l’occasione di raccontare i progetti in cui NAStartUp è coinvolta e anche la volontà sempre più forte, in un progetto da sempre aperto a tutti, di accogliere con ancora più forza persone con progetti e idee diverse, per rigenerare il suo modello che lo scorso mese ha festeggiato i 100 appuntamenti in 10 anni, con la promozione di oltre 500 tra startup e progetti di innovazione sociale.

Sono intervenuti a rappresentare il network di accelerazione, Andrea Cammarota, artigiano e innovatore nel mondo sartoriale, partner storico di NAStartUp, Maria Maddalena Ascione, consulente per l’internazionalizzazione d’impresa e advisor che si occupa di attrarre startup dall’estero e creare ponti tra Paesi,  rafforzando l’internazionalizzazione della community di innovatori. E ancora Giancarlo Donadio, guest resident del progetto, che annuncia l’ingresso della sua società, Pandant Content Agency www.pandant.it,  specializzata in contenuti e marketing digitale, nell’universo dei partner di NAStartUp.

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Il Mattino