La collaborazione tra Italia e Regno Unito, le relazioni internazionali, commerciali e culturali, l’internazionalizzazione e l’economia sono stati...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Prima donna a ricoprire quest’incarico, Morris ha sempre detto di essere «ottimista» sulla Brexit, illustrando una prospettiva che prevede di arrivare a un accordo che tuteli gli interessi di tutti, con una visione che punta a rassicurare il mondo economico e ad abbattere l'incertezza su quello che accadrà.
«Tra il Regno Unito e l’Italia esiste da sempre una relazione speciale. Molte imprese italiane e campane hanno preferito per il loro business la Gran Bretagna e centinaia di migliaia di cittadini italiani hanno scelto di vivere, lavorare e studiare nel Regno Unito», ha detto il Presidente del Distretto Aerospaziale della Campania Luigi Carrino.
«Il Dac crede e investe nelle relazioni internazionali e nelle attività di internazionalizzazione. Con questo incontro desideriamo ulteriormente rafforzare la collaborazione con la Gran Bretagna che in questi anni ci ha visto lavorare insieme agli ottimi colleghi dell’Agenzia DIT Department for International Trade del governo britannico. Abbiamo partecipato a numerose missioni, realizzato efficaci scambi di ricercatori e favorito rapporti industriali. Il mio incontro con il premier Theresa May, a margine del suo discorso all’Europa lo scorso 22 settembre a Firenze, mi ha, inoltre, ulteriormente convinto che bisogna superare rapidamente la Brexit e creare nuovi spazi di collaborazione», ha concluso Carrino.
«La ricerca scientifica britannica esprime eccellenze in diversi ambiti a livello mondiale – ha dichiarato l’ambasciatore Morris – attrae nelle sue strutture avanzati progetti e ricercatori internazionali tra i più brillanti e svolge un ruolo di leader nell’acquisizione di grants Erc per la ricerca di frontiera e nel coordinamento di progetti internazionali finanziati nell’ambito di Horizon 2020. Anche con la Brexit resta ferma la determinazione del governo britannico di rafforzare ed espandere le relazioni tra Italia e GB nel campo della ricerca scientifica. Siamo consapevoli del talento dei moltissimi ricercatori italiani che contribuiscono in maniera significativa ai successi della ricerca Made in Britain e al progresso del sapere scientifico in senso più ampio». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino