Dalla Campania alle sfide internazionali: l'Aerospace di Protom prende il volo grazie al progetto Mib (Modular Iron Bird), strumento a supporto della certificazione dei...
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«L'innovazione di Mib - spiega a Labitalia il direttore della Business Unit Aerospace, Giuliano Di Paola - sta nella capacità di ricreare in maniera fedele, grazie all'approccio modulare, le caratteristiche meccaniche e dinamiche del velivolo che di volta in volta si va a testare Questa flessibilità apre anche alle aziende di medie dimensioni la possibilità di operare test prima economicamente sostenibili solo dai grandi player».
Il progetto Mib è il risultato di un circolo virtuoso nato dall'accordo europeo di partenariato con Clean Sky siglato dalla Regione Campania, primo nel suo genere in Italia, che promuove le sinergie tra i progetti di ricerca europea finanziati e le realtà campane ad alta vocazione innovativa. All'accordo è seguito lo stanziamento di 85 milioni di euro per finanziare studi di fattibilità e progetti afferenti all'ambito aerospaziale, tra cui proprio il progetto Mib.
Un successo che, presentato al Technology Biz promosso dalla Regione Campania in collaborazione con Sviluppo Campania e con la partecipazione di Jti Clean Sky 2 e del DaC, Distretto aerospaziale della Campania lo scorso novembre, è stato accolto come una vera e propria best practice. E proprio dai rappresentanti di Clean Sky è giunto, in occasione dell'annuale Meeting Review, un informal endorsment, che testimonierebbe la volontà di testare la soluzione proposta da Mib implementandola sul dimostratore realizzato per Airbus Helicopter nell'ambito di un ulteriore progetto in cui Protom riveste il ruolo di core partner, il progetto Costar.
«La ricerca - dice a Labitalia Fabio De Felice, presidente di Protom - rappresenta per noi un'opportunità, un grimaldello che ci consente di approdare con soluzioni altamente competitive sui mercati esteri. I progetti vinti all'interno di Clean Sky sono per noi il banco di prova per mettere alla prova le nostre competenze».
«È importante - spiega - per noi e per la nostra crescita puntare sempre più sui mercati ad alto potenziale; per questo, oltre i confini europei, stiamo rivolgendo il nostro sguardo all'Estremo Oriente. La Cina, in particolare, ha in programma un imponente piano di investimenti per potenziare la sua filiera aeronautica, con Comac a fare da apripista, per diventare il terzo produttore di aerei a lungo raggio a livello mondiale, dopo Boeing e Airbus».
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Il Mattino