Quali benefici porterà la diffusione della fibra ottica in tutta la città e come le nuove tecnologie e i social hanno cambiato il rapporto tra cittadini, istituzioni...
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L’evento, organizzato dalla testata online cittadiniditwitter.it, insieme all’assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, è stato anche l’occasione per la società Open Fiber, azienda che offre servizi di fibra ottica all’ingrosso, rivolti a tutti gli operatori di mercato interessati, di presentare il suo progetto di diffusione in città, della connessione alla rete tramite banda ultra larga.
Promosso dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani, #socialcity è un percorso, di cinque tappe, finalizzato alla diffusione di strutture e cultura tecnologica, che vede Napoli come sua quarta tappa, dopo Cagliari, Bari e Palermo, e che vedrà la sua conclusione il prossimo giugno a Firenze.
«Il nostro obiettivo - dichiara Domenico Dichiarante, Wholesale marketing manager di Oper Fiber, - è cablare 400mila appartamenti della città in due anni. Inizieremo da Fuorigrotta, poi Secondigliano e in seguito altri quartieri. Investiremo sulla sola città di Napoli cento milioni di euro. Cercheremo di usare strutture già esistenti, come le cabine dell’energie elettrica, per scavare poco e dare il meno fastidio possibile alla cittadinanza».
Nel corso del dibattito, grazie all’intervento di esperti del mondo della comunicazione, esponenti delle pubbliche istituzioni e di aziende locali e nazionali, si è analizzato come le nuove tecnologie e i social network hanno cambiato il dialogo con le persone.
«Da questo punto di vista - afferma l’assessore alle politiche giovanili, Alessandra Clemente, - Napoli ha iniziato questo percorso molto presto, quasi sei anni fa, con la pagina Facebook del sindaco De Magistris che in poco tempo è diventata un punto di riferimento. Oggi tutta la giunta e tutti gli assessorati si raccontano attraverso i social. Quest'amministrazione ha realizzato un piano di comunicazione sui social e ha sviluppato una comunicazione integrata, basata su più canali, venendo così incontro alle esigenze di tutti i cittadini napoletani».
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Il Mattino