«And the winner is…Megaride!». Così, come in tutte le più belle premiazioni, la startup napoletana impegnata nell’automotive è stata...
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La startup, spinoff della Federico II, incubata a Campania NewSteel, ha solo un anno e mezzo di vita ma ha già fatto incetta di premi. Al galà di premiazione di Hannover c’era tutto il mondo dei pneumatici con cui il team si è potuto confrontare. Per Flavio Farroni, ingegnere meccanico e dottore di ricerca in meccanica, si tratta del suo secondo premio conferito dalla kermesse di Hannover. Tre anni fa si era infatti aggiudicato il premio Young Scientist per la sua ricerca di dottorato. «Mi piacerebbe creare uno spinoff accademico – disse in quella occasione - poi il sogno si è avverato e adesso abbiamo Megaride. È stata una grande emozione stare faccia a faccia con una valanga di potenziali partner ed esperti del settore a livello mondiale».
Il progetto di Megaride è nato dalle ricerca accademica per mettere a frutto tesi di laurea e di dottorato e arginare la fuga dei cervelli. «La ricerca scientifica è la chiave per il futuro e noi crediamo in questo – ha detto Farroni durante il suo discorso di ringraziamento ad Hannover - Le compagnie sono la nuova chiave perché rappresentano il nuovo modo di condividere la conoscenza e diffondere l’innovazione». Poi si è dato a un lungo elenco di ringraziamenti tra cui il Dipartimento di Meccanica Applicata dell’Università di Napoli Federico II, che ha definito «la nostra famiglia», i professori Russo, Moccia e Cosenza, l’incubatore Campania NewSteel. «Ma soprattutto – ha concluso - ringraziamo le nostre fidanzate e le nostre mogli che trascorrono tante notti al nostro fianco con le luci dei nostri monitor negli occhi». Meritatissima la standing ovation che ne è conseguita.
Il team di Megaride ha sperimentato le tecnologie in oggetto con Ducati Corse in Moto GP, Audi Sport in Formula E e DTM in ambito motorsport e con VI-Grade, azienda italiana leader nello sviluppo di simulatori di guida, che vanta tra i suoi partner anche Ferrari. «Tengo molto al fatto che venga data importanza al background accademico – ha detto il CEO di Megaride ancora emozionato per la premiazione - Noi restiamo ricercatori e siamo convinti che sia molto importante il trasferimento tecnologico che ci permette da Napoli di arrivare in contesti internazionali. Solo un anno e mezzo fa non esisteva niente adesso da Napoli ci conoscono a livello internazionale».
Farroni racconta che una risorsa chiave per lo sviluppo di prodotti per l’automotive ad alta tecnologia è stato Gianluca Salvato, fisico di Trieste, appena uscito dalla Apple Developer Academy di San Giovanni che lavora da un anno con Megaride. Una storia di successo che racconta quanto l’innovazione made in Naples sia una vera e propria eccellenza a livello mondiale. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino