Insulti razzisti all'arbitro di colore alla partita dei ragazzini: gara sospesa e multa alla società

Il caso Balotelli doveva ancora deflagrare che, in un campetto di provincia, qualcosa di molto terribilmente simile era già successo. Lontano dalle telecamere e dai social,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il caso Balotelli doveva ancora deflagrare che, in un campetto di provincia, qualcosa di molto terribilmente simile era già successo. Lontano dalle telecamere e dai social, e proprio per questo ci sono volute 72 ore per farlo venire alla luce. E mentre impazzano i pro e i contro Super Mario, quel suo scagliare rabbioso il pallone verso la curva del Verona per i buh che per lui sono razzismo e per loro goliardia, la notizia brutta arriva da Magione, in provincia di Perugia: genitori hooligan protagonisti di insulti razzisti all’arbitro di colore.


Balotelli, sfogo a Le Iene: «Io italiano, dovrei tornare in Nazionale. Ho accusato pochi scemi, non Verona»

Razzismo, ultras del Verona a Balotelli: «Non siamo ancora riusciti a trovare il pallone»

 



Fa tutto ancora più brutto perché la partita è di ragazzini under 15. I «sostenitori sugli spalti» di cui si parla nel comunicato stilato dal giudice sportivo, l'avvocato Marco Brusco, non possono dunque che essere per lo più i genitori dei ragazzi in campo. Che forse meriterebbero il Daspo al pari delle frange violente delle tifoserie organizzate.

Chi ci ha rimesso, oltre ai ragazzini costretti a vedere lo spettacolo indecente delle offese razziste a un giovane arbitro di colore che si è sentito poi costretto a fermare la gara per sei minuti, è la società dello Junior Carpine Magione. Una batosta, i 600 euro di multa inflitti dal giudice sportivo al club per una responsabilità evidentemente oggettiva. Ma nella lettura del dispositivo c'è un finale che fa onore ai dirigenti magionesi, oltre al loro giovanissimo capitano.

«Al 29' del primo tempo alcuni sostenitori di detta società insultavano reiteratamente, con frasi razziste, il direttore di gara, tanto che, questi, sospendeva la gara per circa 6 minuti. Soltanto dopo gli inviti rivolti a detti sostenitori dal capitano e dal presidente dello Junior Carpine Magione, la situazione tornava alla normalità, così che il gioco riprendeva regolarmente, (sanzione ridotta per il fattivo intervento dei dirigenti di detta Società)» scrive l'avvocato Brusco.

Un ragazzino che, assieme ai dirigenti, deve calmare i sostenitori-genitori e farli smettere di urlare frasi razziste e buhh a un giovane arbitro colpevole di aver preso decisioni sbagliate ma, evidentemente ancor di più, di avere la pelle di un altro colore. Per la cronaca, la squadra ha perso sul campo e in maniera anche sonora. Con i giovanissimi calciatori evidentemente rimasti colpiti da tutto quanto avvenuto.


Una brutta pagina, incredibilmente di attualità visto il caso Balotelli, ma che purtroppo si inscrive nel solco di domeniche sempre ad alta tensione nel calcio dilettantistico regionale. E se i grandi dell'Eccellenza e della Promozione difficilmente sgarrano, è nelle serie minori e nelle giovanili che il peggio nei confronti soprattutto degli arbitri viene regolarmente fuori. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino