Il benzinaio Graziano Stacchio di Ponte di Nanto, nel vicentino, il 3 febbraio 2015 sparò e uccise uno dei rapinatori che avevano assaltato la gioielleria di Roberto...
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«L'attuale legge deve essere modificata, in tanti, docenti di diritto, autorità, magistrati, l'hanno definita obsoleta. Il ddl sulla legittima difesa va a ritoccare punti assurdi relativi a temi come risarcimenti e proporzionalità tra offesa e difesa», afferma all'Adnkronos Graziano Stacchio, che dopo essere stato indagato per eccesso di legittima difesa si è visto archiviare le accuse nei suoi confronti. «C'è troppo garantismo verso i criminali - osserva - carnefice e vittima vengono messi sullo stesso livello e ciò non può essere».
«È un buon passo avanti» anche se «è un disegno di legge frutto di una mediazione», commenta Birolo, indagato con l'accusa di omicidio, rinviato a giudizio per eccesso di legittima difesa, condannato in primo grado e poi assolto. «Sono passati sette anni e la mia vicenda non si è ancora conclusa - sottolinea Birolo - A giugno scorso si è chiuso il terzo grado di giudizio, ma nelle motivazioni i giudici hanno lasciato aperto uno spiraglio per i famigliari della vittima, che potrebbero chiedere un indennizzo al sottoscritto in sede civile. Io non posso chiedere a nessuno i danni materiali subiti, come la vetrina del negozio sfondata - osserva l'ex tabaccaio - ma loro possono chiedermi un indennizzo».
«A me interessa solo che la giustizia sia di buon senso», sottolinea Birolo ricordando «il calvario giudiziario» che subisce da sette anni e che «ha sconvolto la mia vita e quella della mia famiglia». A chi dice che i casi sono pochi e che la maggior parte degli imputati è stata alla fine assolta Birolo risponde: «Ma quanti anni sono passati? Quanti costi abbiamo sostenuto? Non si può condannare a vita un soggetto che si è dovuto sfortunatamente difendere». Gli episodi che hanno visto le vittime di furti e rapine reagire fino ad uccidere ladri o rapinatori, sono diversi e ogni volta hanno contribuito a riaccendere il dibattito tra fautori e detrattori del ddl sulla legittima sicurezza.
L'ultimo caso in ordine di tempo è avvenuto intorno alle 4 della mattina del 28 novembre scorso quando il gommista Fredy Pacini, 57 anni, a Monte San Savino (Arezzo), ha ucciso a colpi di pistola un 29enne moldavo, entrato nella sua ditta sfondando una finestra per tentare un furto. Pacini, esasperato da ben 38 furti subiti negli ultimi anni, dormiva dentro il capannone per difendere la sua proprietà. È indagato per eccesso di legittima difesa.
È finita nel sangue anche la tentata rapina avvenuta, il 10 febbraio 2018, in una gioielleria a Frattamaggiore, in provincia di Napoli.
Il Mattino