Monza, perseguitava l'ex fidanzata 15enne fino all'aula di scuola: arrestato

La ragazza e i suoi familiari vivevano nel terrore dell'uomo

Monza, perseguitava l'ex fidanzata 15enne fino all'aula di scuola: arrestato
Perseguitava la sua ex, quindicenne, e, in un'occasione, dopo la fine della relazione, era anche andato nella classe della scuola da lei frequentata imponendole di uscire e...

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Perseguitava la sua ex, quindicenne, e, in un'occasione, dopo la fine della relazione, era anche andato nella classe della scuola da lei frequentata imponendole di uscire e insultando un'insegnante e i suoi compagni di classe. Anche per questo, i carabinieri della stazione di Agrate Brianza (Monza) hanno notificato ad un marocchino 30enne, già in carcere a Monza per rapina, un'ordinanza di custodia cautelare per stalking. L'uomo avrebbe più volte perseguitato e minacciato di morte l'ex fidanzata e i suoi familiari.

 

 

Il nuovo arresto arriva dopo la denuncia presentata ad aprile dalla vittima accompagnata dai genitori dai carabinieri di Agrate Brianza, in cui aveva descritto le vessazioni psicologiche e fisiche: messaggi minacciosi e improvvise apparizioni davanti a casa, fino all'episodio a scuola . In un'altra occasione, sempre sotto casa della ragazza, aveva aggredito suo fratello 19enne mentre passeggiava con la fidanzata, colpendolo in testa con schiaffi e pugni provocandogli un trauma cranico e varie contusioni al volto.

 

 

La ragazza e i suoi familiari vivevano in un clima di paura, tanto da decidere di non uscire più soli, facendosi compagnia a vicenda e la giovane, successivamente, si era trasferita da parenti. L'uomo dovrà rispondere di atti persecutori aggravati nei confronti di una persona legata da relazione affettiva e minorenne e ai danni dei familiari nonché di lesioni aggravate ai danni del solo fratello della vittima.. Il trentenne residente a Cavenago di Brianza, dal primo giugno è detenuto per rapina. in quanto aveva colpito a calci e pugni, un 36enne chef di origine pakistana che tornava dal lavoro per rubargli lo zainetto e lo aveva colpito alla testa con una bottiglia di vetro e con un sasso.

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Il Mattino