«La differenza non è più tra destra e sinistra ma tra chi pensa agli elettori e chi alle élite e alla finanza». Lorella Cuccarini, in...
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Sull'Unione Europa, l'attrice e conduttrice televisiva afferma: «Ci ritroviamo intrappolati nel pensiero unico, che ha un disegno dietro. Il mercato impone le leggi e tutto il resto. Prenda l'Europa: ce l'hanno raccontata come un'idea meravigliosa, ma quella che viviamo esiste solo attorno all'Euro, che ci ha impoveriti». E ancora: «Ma quali politiche di destra? Ha fatto più cose di sinistra questo governo di quelli precedenti. Io vorrei che i miei figli fossero liberi di scegliere se andare fuori o rimanere in un Paese che offra loro delle possibilità. Invece qui non riesci a fare nulla, siamo in austerity, abbiamo un tasso di disoccupazione altissimo, 5 milioni di poveri. E mi dite che bloccare l'immigrazione è di destra? È sacrosanto».
La Cuccarini cita i libri del presidente della Rai Marcello Foa e dell'economista vicino alla Lega Alberto Bagnai e dice di stimare il ministro Paolo Savona, che ipotizzò l'uscita dall'euro: «Savona sogna un'Europa che agisca davvero come uno Stato unico. Per prima cosa dovrebbero permetterci di decidere davvero chi ci rappresenta lì… Il Parlamento europeo non conta nulla e la Commissione decide al di sopra dei popoli sovrani. Se stare in Europa significa accettare regole che ammazzano l'economia, non vale la pena. Ci trattano da sorellastra».
E non teme di apparire politicamente scorretta anche parlando del Papa: «Sarebbe bello che il Papa si esprimesse anche su altre situazioni, oltre che sui migranti. Ci sono rimasta male quando ha detto 'meglio atei e buoni, che cristiani e odiatori'. Per un cristiano, Cristo è fondamentale e il posto in cui lo incontri è la chiesa; e anche se sei un cattolico tiepido incontrare Cristo in quella eucaristia è la cosa più preziosa. Bisogna distinguere buoni e buonisti: i cattolici devono essere buoni, ma devono difendere i propri figli».
Cuccarini critica anche le quote rosa: «Mai stata femminista e sempre stata contro le quote rosa. Le donne la credibilità devono guadagnarla sul campo… Io sono un'azienda, decido quando e come lavorare. Altrove e in politica, servono una determinazione e una 'cattiverià che impongono anche di rinunciare ad alcune caratteristiche femminili. Dobbiamo accettare il fatto che uomini e donne sono diversi, seppur complementari. Se ci sono più uomini ai vertici è perché sono più predisposti».
Con il ministro dell'Interno Matteo Salvini, oltre alla Cuccarini, si schiera anche un altro vip.
E sul vicepremier e ministro dell'Interno aggiunge: «È un politico che mantiene ciò che promette e per questo non posso che applaudirlo». Poi sul Festival, a cui ha partecipato 15 volte, l'ultima due anni con una clamorosa eliminazione prima della finale, annuncia: «Fu un'ingiustizia. La giuria degli esperti mi ha assegnato una valanga di zero. Quella canzone fa venire i brividi, forse i giurati erano sordi… Io l'anno prossimo voglio tornare. Tanto quei giurati non se li ricorda nessuno, io sono ancora qui». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino