Rapina con ipnosi in una tabaccheria di Torino: arrestate due donne, è caccia al terzo complice

Le due sono state incastrate dalle telecamere di video sorveglianza dopo che il titolare si è accorto dell'assenza dell'incasso del giorno, ma non ricordava assolutamente niente

Torino, rapina con ipnosi in una tabaccheria: arrestate due donne, è caccia al terzo complice
Due donne di 41 e 35 anni sono state arrestate. Sono gravemente indiziate di aver perpretrato, ai danni di un bar tabacchi di Torino, una rapina commessa con la tecnica...

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Due donne di 41 e 35 anni sono state arrestate. Sono gravemente indiziate di aver perpretrato, ai danni di un bar tabacchi di Torino, una rapina commessa con la tecnica dell'ipnosi. Le due, aiutate da una terza persona, ancora ignota, hanno reso il gestore temporaneamente incapace di intendere e volere ai fini di sottrargli una busta contenete 8mila euro. 

 

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La dinamica

 

 

 

Mentre una delle due ha ditratto gli altri esercenti, l’ipnotista, fissando intensamente il gestore, parlandogli, gesticolando, e ponendo un oggetto nero nella sua mano, lo ha reso incapace di reagire ed opporsi, per poi oltrepassare il bancone e sottrarre la busta con l'incasso di giornata. L’indagine aveva prenso il via dalla dettagliata denuncia del titolare che, ancora sconvolto, aveva raccontato agli agenti del commissariato Mirafiori di aver scoperto il furto soltanto al momento della chiusura, quando la busta con l’incasso non era più reperibile. Soltanto con la visione delle immagini del circuito di videosorveglianza si è reso conto di quanto accaduto, e cioè che, proprio davanti a lui, una delle donne era andata dietro il bancone e si era impossessata della busta con il denaro, mettendosela sotto il braccio.

 

Volti noti

 

Gli investigatori hanno raccolto le immagini delle donne coinvolte, e comparando i volti nel database sono riusciti a dare un nome a due delle presunte autrici del fatto. Una delle due donne, inoltre, è gravemente indiziata di un secondo delitto, sempre oggetto della misura cautelare eseguita: un furto avvenuto un mese dopo in un altro esercizio del quartiere. In questo caso, la donna si era impossessata, in concorso con un’altra persona, di 300 euro che si trovavano in un salvadanaio ed erano da destinarsi a canili e gattili del quartiere.

 

 

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Il Mattino