Un paio di settimane fa i ladri sono entrati nel garage della sua abitazione di Scisciano e le hanno portato via il basso, gli accessori annessi e perfino gli spartiti. Un furto...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
- oppure -
Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google
OFFERTA SPECIALE
Leggi l'articolo e tutto il sito ilmattino.it
1 Anno a 9,99€ 89,99€
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Rinnovo automatico. Disattiva quando vuoi.
L'abbonamento include:
- Accesso illimitato agli articoli su sito e app
- La newsletter del Buongiorno delle 7:30
- Tutte le newsletter tematiche
- Approfondimenti e aggiornamenti live
- Dirette esclusive
La ragazza è ancora scossa per quanto accaduto, non solo per il danno finanziario subito: «Mi sono sentita ferita, violentata nell’intimo – confessa la musicista 28enne –. Ho impiegato anni per riuscire a comprare quel basso, perché nella vita volevo suonare, trasformare la mia passione in una professione. Perché, nonostante una laurea in scienze politiche e un lavoro part-time in una grossa azienda, io mi sento una musicista ed è quella la mia principale occupazione. Ma senza il mio basso non posso più suonare».
Una situazione difficile per la ragazza, che non ha i genitori e vive con la nonna, a cui ha cercato di far fronte rivolgendosi ai social network: «Ho scritto un post su Facebook per denunciare l’accaduto e mettere in guardia chi compra strumenti usati – racconta –. Il mio basso è contraddistinto da un numero di serie e ho già contattato tutti i rivenditori della zona di Napoli per comunicarlo. Quindi sarà davvero complicato per i ladri rivenderlo». Inoltre, da quel post è nata un’idea: «Mi hanno contattata in tanti per esprimermi la loro solidarietà. Tra questi c’è stato anche un talent scout di Musicraiser.com, un sito dove gli artisti pubblicano i loro progetti per reperire fondi necessari per la realizzazione e dove si possono inserire anche appelli per raccogliere soldi per comprare strumenti che servono a piccole orchestre, per esempio».
Valentina apre una pagina sul portale di crowdfunding per progetti musicali, inserendo un testo scritto e un video-appello: «Purtroppo, qualche giorno fa, sono stata privata della parte migliore di me stessa. Con un'azione mirata, mi hanno rubato il mio Fender Jazz Standard, la cassa Bag End, la testata Gallien Krueger, poggia basso, jack e connettori, accordatore, tracolla e persino tutti i miei spartiti – scrive la ragazza –. Non pensavo di poter provare un dolore così intenso e di sentirmi così violata. Sto facendo circolare le foto con i dettagli del mio setup rubato, sperando di poter ritrovare almeno il basso, ma le possibilità sono davvero minime».
Nella pagina si può offrire da 10 a 50 euro, ricevendo in cambio lezioni di basso elettrico e, in caso di massima generosità, anche una visita-studio in una sala prove. E per adesso sono sette le persone che hanno aderito alla campagna, donando 250 euro. La raccolta, partita martedì, ha già racimolato il 10 per cento dei 2.500 euro che servirebbero alla ragazza per riacquistare tutta la strumentazione. E c’è tempo fino al 29 aprile per contribuire e aiutare Valentina «a riprendere a lavorare e a vivere, perché io senza la musica non vivo», come dice lei stessa in conclusione del suo appello video. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino