Gentile Direttore, non sono di quella parte politica, ovvero la Destra in Italia, ma trovo coerente l’atteggiamento della Meloni di ferma opposizione al governo guidato da Prodi. Anche se, detto tra noi, ho trovato esagerata la considerazione di se stessa della Meloni che in tv afferma «mi preparo a governare ma non mi pongo obiettivi personali». Quello che sfugge alla mia comprensione politica è l’atteggiamento di Salvini: sostiene il governo con due ministri ma è come se fosse (ancora) il capo dell’opposizione, ripete spesso la frase “quando io andrò il governo”. Come se non ci fosse già. A me sembra incoerenza. Mi sa che il capo della Lega, stia giocando - molto male- la battaglia per la leadership nel centrodestra. Ma appare incongruo che continui a tirare bordate sul governo di cui fa (già) parte.

Mario Nicita
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Caro Mario, per quanto riguarda chi andrà al governo mi tocca ricordarle, anche se è scontato, che la sua e la mia opinione contano poco. Conterà solo l’opinione degli elettori. All’interno della coalizione di centrodestra i patti mi paiono molto chiari: il partito che primo arriva nelle urne ha il diritto di decidere il premier. Ora Giorgia Meloni sente profumo di sorpasso ed è naturale che cavalchi l’onda favorevole. La leader di Fratelli d’Italia è consapevole che la sua ascesa poco varrà se non riuscirà a costruire una squadra di competenze per affrontare, qualora ottenesse il mandato degli italiani, la sfida più difficile ovvero governare. Anche Salvini sente profumo di sorpasso ma, ovviamente, non lo aggrada per nulla. Il leader della Lega sta tentando il doppio giochetto di lotta e di governo come al tempi del primo governo Conte. Adesso non sta funzionando e la sua discesa nei consensi continua. Ecco perché sta un po’ di qua e un po’ di là. Ma a forza di tenere il piede in due scarpe si rischia di inciampare. 

Federico Monga