«Ho fatto un acquisto online, il giorno dopo il venditore si è presentato a casa mia: non avevo condiviso l'indirizzo. Devo preoccuparmi?»

Inizialmente, la mamma pensa che l'uomo sia lì a causa del prezzo dell'acquisto: solitamente quei seggiolini vengono venduti a 600 euro ciascuno, mentre lei li ha comprati a 300

«Ho fatto un acquisto online, il giorno dopo il venditore si è presentato a casa mia: non avevo condiviso l'indirizzo. Devo preoccuparmi?»
Fino a non molto tempo fa quando c'era bisogno di comprare qualcosa era necessario prepararsi all'idea di uscire di casa, prendere la macchina e girare per negozi...

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Fino a non molto tempo fa quando c'era bisogno di comprare qualcosa era necessario prepararsi all'idea di uscire di casa, prendere la macchina e girare per negozi finché non si trovava l'oggetto (o gli oggetti) in questione. Sebbene ci sia ancora qualcuno che preferisce questo metodo, al giorno d'oggi si ha la possibilità di scegliere se fare una passeggiata o procedere con l'acquisto online e farsi recapitare ciò che ci serve direttamente sulla porta di casa. 

Tuttavia, c'è ancora chi non si sente a proprio agio a condividere il proprio indirizzo e per quanto nella maggior parte dei casi non si ha un contatto diretto con il venditore e si passa, invece, per una società terza che funge da intermediario, anche avere un rider - uno sconosciuto - sul proprio pianerottolo può sembrare un'invasione della privacy. 

La situazione è ancora più preoccupante, però, quando il venditore si presenta senza che gli sia stato fornito l'indirizzo: è quello che è successo a una mamma dopo aver acquistato dei seggiolini per l'auto su Facebook Marketplace. Madi ha raccontato l'incontro inaspettato tramite un video sui social e chiede agli utenti cosa avrebbero fatto al suo posto. 

Uno sconosciuto fuori alla porta

Madi è una giovane mamma che si è trovata in una situazione alquanto curiosa dopo aver acquistato dei sedili per l'auto su Facebook Marketplace e ha raccontato l'accaduto tramite un video pubblicato sul suo account TikTok. Erano circa le 9 di mattina quando suona il campanello di casa e Madi, come fa di solito, anziché aprire la porta osserva l'ospite inaspettato dalla piccola telecamera installata. 

Si tratta di un signore anziano. «Perché mi sembra familiare? - si chiede la donna -. Poi improvvisamente mi ricordo di questo tizio da cui ho comprato dei sedili per la macchina... e ora è qui, a casa mia». La sua presenza è decisamente inaspettata, soprattutto perché «non gli ho mai menzionato né dato il mio indirizzo o qualsiasi altra informazione oltre al mio nome»

L'uomo la saluta e la mamma chiede quale sia il motivo della visita. Inizialmente, la sua ipotesi è relativa al prezzo dell'acquisto: solitamente quei seggiolini vengono venduti a 600 euro ciascuno, mentre lei li ha comprati a 300. A quanto pare, però, il signore è lì per avvisarla che c'è stato un richiamo sui seggiolini e, preoccupato per i bambini della donna, ha guidato un'ora e mezza con l'intenzione di avvisarla personalmente. 

Poi, l'uomo ha spiegato che c'era il pericolo che i più piccoli riuscissero a prendere la spugna del seggiolino e, se l'avessero messa in bocca, avrebbero potuto strozzarsi. A breve, dunque, l'azienda gli avrebbe mandato una copertura per risolvere il caso. Madi gli dice che non c'è problema, ma lui continua a insistere sul fatto che fosse davvero preoccupato per la sua famiglia. 

«È stato molto gentile e aveva buone intenzioni, ma perché ti metti a cercare l'indirizzo di qualcuno e guidi un'ora e mezza?», si chiede la mamma. Molti utenti si sono detti inquietati dall'accaduto e hanno consigliato di chiedergli come ha trovato il suo indirizzo e di controllare i seggiolini per vedere se ci sia un localizzatore o qualcosa di similie. C'è chi scrive: «Al 90% è un tipo per bene, ma c'è sempre quel 10%...».

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Il Mattino