Bianca Atzei, in ospedale con il figlio (per la seconda volta), la dottoressa la rimprovera: «E' stata scortese, bisogna proteggere le mamme»

La cantante: "Mi sono permessa di dirle che non nasco imparata, non ho studiato medicina e seguo semplicemente il mio istinto di mamma"

Bianca Atzei e Stefano Corti sono stati vittime di un furto di auto, ma nello stesso momento i due stanno vivendo momenti di paura a causa di una febbre che non va via per il...

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Bianca Atzei e Stefano Corti sono stati vittime di un furto di auto, ma nello stesso momento i due stanno vivendo momenti di paura a causa di una febbre che non va via per il piccolo Noa. La Atzei ha portato il piccolo in ospedale, dal quale è stato dimesso, ma vedendo che non migliorava lo ha portato una seconda volta, ma è stata "rimproverata". A riguardo però Bianca si è lasciata andare a un lungo sfogo.

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Lo sfogo

La cantante premette: «Ho sempre più paura di uscire di casa. E ancora di più mi fa pensare al futuro per mio figlio». Poi si lascia andare a una lunga riflessione: «Oggi dopo 5 minuti che sono uscita dalla macchina, tempo di entrare in un negozio, un ragazzo me l'ha rubata. Sono andata subito a fare la denuncia, dopo la denuncia sono andata a prendere mio figlio dalla nonna che ha la febbre da giorni. Così l'ho portato al PS dove sono stata attaccata dalla dottoressa per averlo portato due giorni di fila in ospedale. Ma da ieri a oggi sono uscite anche delle bolle in tutto il corpo. Mi sono permessa di dirle che non nasco imparata, non ho studiato medicina e seguo semplicemente il mio istinto di mamma che è quello di proteggerlo e di non volerlo più vedere sofferente. E rivolgersi con tono scortese e infastidito mentre tuo figlio piange e ha la febbre a 39 non è sopportabile».

 

 

 

La paura

Bianca ammette di essersi fatta prendere dall'ansia, ma fa capire che la reazione del medico per lei è stata eccessiva: «Bisogna sostenere un po' più le mamme, soprattutto in pronto soccorso per bambini e capire quanta stanchezza fisica e mentale le sovrasta. Mi sono permessa di dire alla dottoressa che anche io lavoro a contatto con le persone. E che anche se ho i miei problemi sono sempre con il sorriso. Per fortuna non sono tutti così i medici, anzi. Oggi mi è andata male». Poi spiega i motivi dello sfogo: «Trovo giusto condividere situazioni anche meno piacevoli, perché questa in qualche modo è la realtà e in qualche modo non ci fa sentire soli. Sono molto provata da questa giornata che ha avuto un lieto fine almeno per la macchina che abbiamo ritrovato poco fa. Rimane la paura di andare in giro per la mia Milano che tanto amo».

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Il Mattino