Il capo gli vieta la pausa pranzo: «Torna subito a lavorare», e lui si licenzia. La sua risposta è epica

L'imprenditore Ben Ansins, noto sui social, ha condiviso su Instagram un video in cui racconta la discussione avvenuta tra un dipendente e il suo capo

Dipendente lascia il lavoro perché il capo gli impone di mangiare a pranzo: «Non è legale, lui non può decidere questo»
La pausa pranzo dovrebbe essere un momento di break che il lavoratore può utilizzare non solo per mangiare qualcosa e rifollarsi, ma anche per ricaricare le energie. Ma a...

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La pausa pranzo dovrebbe essere un momento di break che il lavoratore può utilizzare non solo per mangiare qualcosa e rifollarsi, ma anche per ricaricare le energie. Ma a quanto pare non sempre è così. L'imprenditore Ben Ansins, noto sui social poiché condivide sul suo profilo Instagram alcuni video dove racconta le esperienze di alcuni dipendenti con lo scopo di sostenere i più giovani sul posto di lavoro. Tuttavia, nelle ultime ore, Ben Ansins ha condiviso un messaggio anonimo di un impiegato. Il dipendente ha spiegato che gli è stata vietata la pausa pranzo dopo una lunga e faticosa giornata di lavoro. 

Il dipendente ha raccontato a Ben Ansins di aver ricevuto un messaggio dal suo capo durante la pausa pranzo dove gli veniva chiesto di tornare a lavoro «immediatamente». Ben Ansins ha iniziato a leggere i messaggi in merito a questa storia. A quanto pare, il dipendente ha chiesto al suo capo se fosse consentita la pausa pranzo. E il suo capo: «No, sai quanto siamo occupati in questo momento».

Di conseguenza, il dipendente ha sottolineato:  «Certo che sì, ho lavorato tutta la mattina e sono distrutto. È per questo che ho bisogno di una pausa pranzo». «Ti dico che devi tornare adesso, su questo non c'è discussione», ha commentato infine il direttore. Ma il dipendente è stato diretto e chiaro: «Mi sono ucciso stamattina per te e per la compagnia, prendo questo. Mi licenzio, non è legale».

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Il Mattino