Carolina Marconi, la battaglia per l'adozione e l'oblio oncologico: «Condannata a morte per 10 anni»

La chemioterapia l'ha resa sterile e per la legge non potrà adottare prima di 10 anni

Carolina Marconi, la battaglia per l'adozione e l'oblio oncologico: «Condannata a morte per 10 anni»
«Dopo 10 anni puoi sentirti finalmente uguale a tutti», ha scritto Carolina Marconi, ex concorrente del Grande Fratello, condannata ad attendere...

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«Dopo 10 anni puoi sentirti finalmente uguale a tutti», ha scritto Carolina Marconi, ex concorrente del Grande Fratello, condannata ad attendere diversi anni prima di poter adottare un bambino. Perché in Italia, se hai avuto un tumore, sei considerato un soggetto a rischio e ti sono negati diritti fondamentali come la possibilità di lavorare, ad esempio, e in, questo caso, quella di adottare un bambino. 

Il grande passo in avanti da parte dell'attuale governo è stato poter riconoscere l'oblio ai pazienti oncologici: dimenticare, se possibile, che si è stati malati di tumore. Ma ciò avviene dopo 5 anni che hai avuto un tumore in età pediatrica e dopo 10 anni per chi l'ha avuto da adulto.   

«Dopo 10 anni puoi sentirti finalmente uguale a tutti - ha scritto Carolina Marconi su Instagram -. dopo 10 anni puoi finalmente tornare ad avere dei diritti. Dopo 10 anni questa legge ti dichiara finalmente guarita. Ma 10 anni sono tanti, così ci levate gli anni più belli della vita, dove cerchi di costruirti una famiglia, una casa, adottare un bambino cercarti un lavoro duraturo. Sei praticamente costretto “solo” ad aspettare - ha denunciato l'ex gieffina - come se fossimo tutti immortali, una persona che ha il tumore a 30 anni è fottuta le viene tolto il diritto di continuare non solo a lottare per se stessa e i suoi cari ma anche per inseguire i propri sogni pieni di speranze».

L'ex gieffina, infatti, è guarita da un tumore al seno e da tempo conduce una battaglia per il diritto di adottare, dopo che la chemioterapia l’ha resa sterile.

«Una legge che è stata approvata alla Camera dei deputati va bene per una piccola fetta di persone più giovani -ha concluso Carolina Marconi -, e le altre? Ci avevano promesso dignità, parità e uguaglianza! Dove sono questi valori? Se solo dopo 10 anni si riacquistano diritti fondamentali per chi guarisce da un cancro “diritto all’oblio” significa non essere marchiati a vita ed invece per dieci anni restiamo comunque marchiati e discriminati. Sicuramente abbiamo fatto un passo avanti ma non basta. Io continuerò a battermi affinché gli ex malati siamo tutelati a 360 gradi e non discriminati».

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Il Mattino