Il parrucchiere pendolare tra Caserta e Torino: due negozi a 900 chilometri di distanza

Dal lunedì al giovedì sera è a Torino. Dal venerdì mattina alla domenica invece è a Caserta

Antonio Iodice
Dal lunedì al giovedì sera è a Torino, al negozio di via Ormea. Dal venerdì mattina alla domenica invece è a Macerata Campania, appena fuori...

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Dal lunedì al giovedì sera è a Torino, al negozio di via Ormea. Dal venerdì mattina alla domenica invece è a Macerata Campania, appena fuori Caserta.

Antonio Iodice, 52 anni, è un parrucchiere professionista da uomo e ha due negozi a 900 chilometri di distanza l’uno dall’altro, racconta il Corriere della sera.

Su internet c’è un solo numero di cellulare: non ha aiutanti, ad alzare la saracinesca e a rispondere c’è sempre lui, pronto con due agende a prendere gli appuntamenti. «Mi cercano, mi sono fatto una mia clientela a Torino, e continuo a tenermi anche la mia solita a Caserta. Amo il mio lavoro e sono un figlio d’arte: anche mio padre, mio zio hanno fatto da sempre questo lavoro» racconta l’uomo. 

È venerdì, e Iodice fa fatica a trovare qualche minuto di tempo per raccontare questa insolita scelta professionale.

«Ora ho i clienti con la testa bagnata, alle 13 devo andare a prendere mio figlio, poi mangiamo insieme e dopo ho un appuntamento dietro l’altro. Sabato e domenica devo lavorare a dei matrimoni, poi prendo il pullman alle 20 per Torino. Ci possiamo vedere in negozio lunedì mattina» spiega Iodice al telefono.

Perché avere un negozio in Piemonte e uno in Campania vuol dire «prendere il pullman alle 20 di giovedì a Torino per aprire il negozio a Caserta il venerdì mattina. Poi domenica sera prendo il treno da Caserta a Napoli, poi il treno e al mattino di lunedì sono pronto per via Ormea. Tutti mi guardano come se facessi chissà quali sacrifici. Ma io mi diverto, è la mia vita». Anche se la scelta di due negozi così distanti non è stata del tutto volontaria.

«Anche mio figlio ha studiato alla scuola per parrucchieri, e se posso dirlo è pure bravo. Così la sua scelta era di lavorare in una città del nord. Per caso abbiamo trovato questo negozio a Torino – racconta Iodice -. In realtà ho scoperto dopo che la via non era delle migliori. Prima qui c’era un altro storico barbiere che ha chiuso appena iniziato il Covid. Ci ha convinti il fatto che fosse già tutto arredato». 

Però all’ultimo il figlio di Antonio ci ripensa: preferisce arruolarsi anziché continuare l’attività di famiglia. «E come potevo fare io? Avevamo già fatto tutte le carte alla Camera di Commercio, sarebbe stato difficile», spiega l’uomo. Così dagli inizi di settembre Iodice si è improvvisato pendolare. «I proprietari del negozio sono proprio brave persone – conclude il parrucchiere -. Anche i miei clienti torinesi: mi sto facendo un nome, mi cercano, si passano il numero. Molti passano per chiedermi se è vera la mia storia, ma io non faccio niente di speciale. Taglio solo barba e capelli».

 

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Il Mattino