«Guadagno 1,6 milioni all'anno a 37 anni lavorando con mia mamma e viviamo sotto lo stesso tetto. Non è per tutti, ma io lo amo»

«Io e mia mamma siamo sempre state molto legate e aperte, capaci di comunicare i nostri desideri. E questo aiuta», dichiara Kate

«Guadagno 1.6 milioni all'anno lavorando con mia mamma e viviamo sotto lo stesso tetto. Non è per tutti, ma io lo amo»
Lavorare con la propria mamma può sembrare impossibile ad alcuni, ma è un'avventura emozionante per altri. Il rapporto con i genitori, in generale, è...

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Lavorare con la propria mamma può sembrare impossibile ad alcuni, ma è un'avventura emozionante per altri. Il rapporto con i genitori, in generale, è talmente intenso da essere spesso inteso per estremi: o si va molto d'accordo, o si passa il tempo a punzecchiarsi e bisticciare... e ci si muove tra l'opzione uno e la opzione due con velocità, nel giro di una sola conversazione. 

Eppure Kate Pawlowski è riuscita ad avviare e far crescere un business insieme ad Ann Lightfoot, sua madre, che nel 2023 ha fruttato 1.6 milioni di dollari. Il segreto è presto detto: essere riuscite, con tempo e pazienza, a capire quali siano le rispettive competenze e a sfruttarle nel modo migliore, vale a dire dividendo i compiti in modo da essere in tutto e per tutto complementari. 

«Non è per tutti - ammette Kate, che oggi ha 37 anni -, ma io amo quello che faccio». 

L'arte di sapersi organizzare

Kate dichiara a BusinessInsider di non aver mai avuto un vero lavoro. Il motivo? Appena dopo aver conseguito una lurea in psicologia, nel 2010, ha creato un business insieme a sua madre, Ann. «L'unica esperienza che ho avuto - dichiara la 37enne - è stata in un negozio di gelati, dove ho immediatamente capito che volevo diventare un'imprenditrice. Non mi piace prendere ordini da qualcun altro e vedere la libertà del proprietario del negozio mi ha convinta: volevo anch'io avere quel potere».

Quando mamma e figlia si sono lanciate nel progetto, non hanno studiato il come di chi, prima di loro, aveva già avuto successo e per questo non avevano preconcetti su cosa avrebbero dovuto fare e in che modo. Il primissimo progetto era relativa alla vendita di collane, ma nonostante il relativo successo poco dopo la coppia ha deciso di cambiare strada e nel 2012 Kate e Ann hanno fondato Done & Done Home, il cui focus è l'organizzazione della casa

«Abbiamo capito di non portare avanti entrambi i business - dice Kate -. D'altronde Done & Done Home stava portando più soldi e ci piaceva aiutare la gente più che vendere un prodotto. È iniziato come io e la mamma che sistemavamo gli armadi e facevamo ordine ed è diventata un'impresa di successo con 14 impiegati. Nel 2023 il guadagno è stato di 1.6 milioni di dollari». L'idea iniziale è venuta dalla richiesta di un'amica: un suo cliente aveva troppa roba in casa e non sapeva proprio dove metterla durante i lavori di rinnovo.

«Abbiamo sempre aiutato amici e familiari a mettere in ordine le proprie case, così abbiamo deciso di darle una mano e aiutare il cliente. Alla fine, la mia amica è stata la nostra prima cliente pagante e abbiamo capito che avremmo potuto trasformare tutto ciò in un business». Questo tipo di collaborazione ha permesso a Kate e Ann di capire un elemento fondamentale: «Le nostre competenze erano opposte, quindi complementari. Io ero a mio agio con la tecnologia, la gestione dei soldi e il design, mentre mia mamma è bravissima nel rapportarsi con i clienti». 

E la vita privata? «Ho tre figli - dice Kate - e come tanti genitori ho difficoltà a trovare un buon equilibrio con il lavoro. Eppure, dato che io e mia mamma viviamo in una bifamiliare, non è un problema portare il lavoro a casa. Spesso lavoro con il computer sul tavolo della cucina, mentre mia mamma mi aiuta coi bambini. Vivere insieme ha solo lati positivi: ci affidiamo l'una all'altra, ci guardiamo sempre le spalle. Adoro questa sistemazione, anche se capisco che non è per tutti. Io e mia mamma siamo sempre state molto legate e aperte, capaci di comunicare i nostri desideri. E questo aiuta».

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Il Mattino