L'ex moglie del difensore della Roma Mats Hummels, Cathy Fischer, ha parlato apertamente della sua battaglia contro la depressione e di come la malattia mentale abbia avuto ripercussioni sul suo matrimonio con l'ex stella del Borussia Dortmund, appena poche settimane dopo che Hummels aveva reso pubblica la sua relazione con la sua nuova fidanzata.

Fischer ha voluto condividere la sua esperienza con i problemi di salute mentale al Women's Health Summit del Bild, nonché descrivere nel dettaglio l'impatto che la depressione ha avuto sul suo matrimonio.

La conduttrice televisiva e influencer ha sottolineato che, nonostante capisca che le persone sotto i riflettori sono spesso "invidiate" e che lei è sempre stata attraente e "super estroversa", quando è sola la storia è diversa. Fischer ha raccontato che a volte, durante la sua lotta contro la depressione, si era sentita completamente distaccata da Hummels, che giocava nel Dortmund e nel Bayern Monaco durante il loro matrimonio. «Ho avuto conversazioni con il mio ex marito all'epoca, ovviamente, e spesso dicevo: "Mi dispiace di comportarmi in modo così strano in questo momento, ma non mi sento bene. Non posso dimostrarti amore in questo momento. Ti senti intorpidito. La malattia mentale non ha volto, si nasconde dietro il sipario più bello».

La 36enne ha dichiarato al summit di non ricevere più cure né di assumere farmaci dopo aver «imparato a convivere con (la sua) natura».

L'ex coppia

Fischer e Hummels si sono sposati nel 2015, dopo essersi conosciuti all'età di 19 anni, e hanno avuto un figlio nato tre anni dopo, ma la coppia si è separata nel 2022. Il loro divorzio fu finalizzato nel dicembre di quell'anno e da allora Hummels ha reso pubblica la sua relazione con la fidanzata Nicola Cavanis (di 10 anni più giovane), con cui era già fidanzato da oltre 10 mesi. 

Lo stesso Hummels qualche anno fa al giornale tedesco Kicker aveva ammesso di aver sofferto di una sorta di disturbo alimentare ossessivo compulsivo. Una patologia direttamente collegata alla pessima stagione vissuta dalla sua squadra e, di conseguenza, anche dal difensore centrale titolare della Germania Campione del mondo. «La prima parte della stagione scorsa è stata probabilmente la peggiore di tutta la mia carriera perché mi sentivo e mi vedevo molto fiacco. Ero frustrato e depresso dalla mancanza di risultati e così mangiavo in continuazione: il cibo era diventato una sorta di vizio incontrollabile e ovviamente il mio peso era un autentico disastro».