Infertilità inspiegabile per i medici, dopo 8 anni diventano genitori di 4 figli: «Era il nostro sogno». Ecco come ci sono riusciti

«I medici ci avevano detto che c'era una probabilità inferiore all'1% che i tre embrioni risultassero gemelli. Invece ce l'abbiamo fatta»

Infertilità inspiegabile per i medici, dopo 8 anni diventano genitori di 4 figli: «Era il nostro sogno». Ecco come ci sono riusciti
Hanno dovuto aspettare otto anni per diventare mamma e papà. Adesso hanno quattro figli di cui tre gemelli, nati utilzzando l'inseminazione artificiale. È la...

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Hanno dovuto aspettare otto anni per diventare mamma e papà. Adesso hanno quattro figli di cui tre gemelli, nati utilzzando l'inseminazione artificiale. È la commovente storia di Zac e Brittney Wolfe di St. Mary's, in Pennsylvania. I due si conoscono sin dai tempi del college, poi si sono sposati e hanno cercato di realizzare il loro sogno, quello di creare una famglia.

Infatti al Good Morning America, il neo papà di 32 anni ha dichiarato: «Abbiamo sempre parlato di una grande famiglia. È qualcosa che sognavamo».

La giovane coppia ha cercato per otto anni di avere figli, ma sempre senza successo a causa di infertilità. Il lungo viaggio dei Wolfe per diventare genitori è iniziato subito dopo il matrimonio nel 2015. Dopo vani tentaivi, la coppia si è affidata ad uno specialista per l'infertilità: prima ha provato con i cicli di inseminazione intrauterina, poi hanno optato per la fecondazione in vitro, un processo in cui gli ovuli di una donna e lo sperma di un uomo vengono combinati in un laboratorio per creare uno o più embrioni.

Anni dopo, il 19 ottobre 2023, Brittney Wolfe ha dato alla luce tre gemelli, due femmine e un maschio, concepiti tramite l'adozione di embrioni. 

Sul lungo viaggio che li ha portati a diventare genitori, Zac Wolfe ha dichiarato: «Lavoravamo entrambi a tempo pieno, viaggiavamo anche due ore a tratta per raggiungere la clinica della fertilità. È stato molto difficile gestire le iniezioni e i farmaci che Brittney doveva prendere come parte del processo di fecondazione in vitro».

La coppia ha confessato che un percorso così lungo è stressante anche per la relazione e mette a dura prova l'intimità della coppia. Tra visite, viaggi, spese e incidenti di percorso, i neo sposini hanno deciso di adottare il loro primo figlio, in attesa che il processo di fecondazione desse i suoi frutti.

Il 32enne ha confessato che sull'origine dell'infertilità i medici non riuscivano a dare una spiegazione scientifica. «All'inizio non eravamo sicuri se fosse stato anche a causa del mio infortunio. Sono rimasto paralizzato dalla vita in giù dopo un incidente automobilistico nel 2011». 

Mentre la coppia continuava a combattere contro l’infertilità, una chiamata dal Tennessee stravolge il loro destino: Zac e Brittney vengono accettati nel programma di trasferimento di embrioni in una clinica grazie alla quale riusciranno a realizzare il loro sogno.

Le parole del giovane papà: «I medici ci avevano detto che c'era una probabilità inferiore all'1% che i tre embrioni risultassero gemelli. Invece ce l'abbiamo fatta». 

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Il Mattino