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Jerry Calà, 71 anni, è stato colto da un malore a Napoli nella notte tra venerdì e sabato. Calà si trovava nell’hotel Santa Lucia sul lungomare, dove alloggiava in questi giorni per le riprese del film Hanno rapito Jerry Calà: il riscatto è un problema. L’attore è stato portato in codice rosso nella vicina clinica Mediterranea di Napoli, ed è stato sottoposto a una delicata operazione per uno stent coronario. Lo staff con cui sta collaborando Calà spera in un pronto recupero delle condizioni di salute e in un ritorno sul set di lavoro già nei prossimi giorni.
Insultato per il vaccino
Tra i tantissimi messaggi di vicinanza ad uno degli attori più amati del cinema italiano, c'è anche qualcuno che ha inondato i profili social di Calà di insulti, insinuando che la causa dell'infarto che ha colpito l'attore sia il vaccino per il Covid. In passato è stato lui stesso ad esporsi per la campagna del vaccino Covid, con tanto di apparizioni pubbliche insieme a Pregliasco. Questa mattina Jerry, che è già stato spostato dalla terapia intensiva, ha replicato agli haters: «Mi hanno avvertito di commenti ignobili su quello che mi è successo e infatti non li leggo proprio».
Come sta
Saranno i medici a valutare ed indicare i tempi di recupero e le attività che l’attore potrà svolgere nei prossimi giorni e settimane, ma l’ottimismo che circonda la vicenda è stato confermato direttamente anche dal suo manager. «Sta bene, è sereno e sta già organizzando il suo ritorno al lavoro», ha detto al Corriere della Sera Alex Intermite. «Ho passato la mattina con lui in ospedale, non è già più in terapia intensiva, ha avuto un piccolo infarto e gli hanno messo uno stent», ha raccontato Intermite, assicurando che Calà «sta bene, non dico che sia già in piedi, ma parla e discute, chiede “quando torno e quando non torno”, perché stavamo girando un film».
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Il Mattino