Maestra di giorno e pupazzo di notte, la trasformazione col costume da 1200 euro: «Se mi giudichi sei ignorante»

Quello dell'insegnante 22enne non è un caso isolato: esiste una vera e propria comunità "furry"

Maestra di giorno e pupazzo di notte, la trasformazione col costume da 1200 euro: «Se mi giudichi sei ignorante»
Insegnante di giorno, drago angelo olandese di notte. La trasformazione avviene grazie a un costume fatto in casa, che può arrivare a costare fino a 1.200...

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Insegnante di giorno, drago angelo olandese di notte. La trasformazione avviene grazie a un costume fatto in casa, che può arrivare a costare fino a 1.200 euro, ma la giovane maestra non ama troppo parlare della sua doppia vita pubblicamente a causa del giudizio negativo largamente diffuso sulla comunità furry. 

Quello di Flint, insegnante 22enne di Salt Lake City, non è infatti un caso isolato: si stima che siano almeno 250mila le persone che negli Stati Uniti si identifichino nella comunità furry (pelosa, n.d.r.). Chi ne fa parte ama vestire i panni del cartone animato, a volte come feticcio sessuale, ma più spesso per una diverte evasione dalla quotidianità. «Non ne parlo molto - ha detto Flint in un'intervista a Caters - Solo perché purtroppo questo hobby ha ancora una connotazione negativa». 

L'insegante di scuola materna ha fatto della sua passione anche un businness, cominciando a realizzare lei stessa costumi per i suoi amici furry e venendoli online per 1.200 dollari l'uno. «Ho iniziato a dedicarmi a questo hobby nell'inverno del 2020, ma da quando avevo 12 anni ho fatto cosplay e realizzato costumi», ha spiegato Flint. «Ho sempre realizzato abiti per me stessa, mia madre mi ha insegnato a cucire molto presto, ma volevo mettermi alla prova, quindi online mi guardavo intorno e ho visto altre persone che facevano queste cose». La 22enne ha detto che inizialmente pensava che i furry fossero “davvero strani” ed ha evitato di etichettarsi come tale, anche se amava travestirsi da animale, ma ora sta finalmente abbracciando la definizione: «Ho iniziato a riflettere su me stessa e ho capito che probabilmente ero un furry, perché volevo uno dei costumi», ha spiegato Flint. «Quindi, mi sono tuffata e ho creato un personaggio perché volevo provarlo, e ora che sono qui, sto cercando di capirlo e mi sto divertendo molto a farlo». «Fin dall’inizio c’è stata disinformazione. La televisione e i media non hanno capito quale sia il nostro hobby e poi hanno ipotizzato e proiettato su di noi altre cose», ha dichiarato l’insegnante.

L'anno scorso, la sottocultura pelosa ha fatto notizia dopo che un distretto scolastico del Michigan è stato costretto a smentire le notizie secondo cui avevano messo una lettiera in uno dei suoi bagni per i bambini che si identificavano come pelosi. All'inizio di quest'anno, un uomo giapponese è diventato il furry più famoso del mondo dopo aver rivelato di travestirsi da cane di nome Toco. Flint spera che rivelare il suo hobby dopo la scuola possa abbattere ulteriormente lo stigma contro i furry. «Per favore, fai le tue ricerche. Se non lo fai, allora sei ignorante perché non vuoi sapere. Questa comunità è piena di persone meravigliose, intelligenti e gentili», ha dichiarato. «Per favore, dacci solo una possibilità».

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Il Mattino