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L’idea di un bunker sotterraneo dove rifugiarsi in caso di crisi ambientale, nucleare o nuove guerre mondiali ai comuni mortali sa di fantascienza, ma se sei uno degli uomini più ricchi del mondo rendi possibile l’impossibile. Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e Ceo di Meta, da anni progetta una residenza di lusso sulla piccola e appartata isola hawaiana di Kauai, set cinematografico per importanti produzioni come “Pirati dei Caraibi” e “Jurassic Park”, con inclusa la costruzione di un bunker dotato di tutti i comfort. L’intero progetto ha un valore che si aggira attorno ai 270 milioni di dollari.
Sul rifugio e l’intero complesso residenziale sappiamo alcuni dettagli grazie a un’indagine condotta da “Wired”, compreso il fatto che nessun dipendente che lavora all’interno della struttura può parlarne perché vincolato ufficialmente al silenzio. Chi ha fatto l’errore di pubblicare sui social selfie o foto del progetto in costruzione è stato licenziato.
Il progetto
La prima cosa che si incontra a Koolau Ranch – questo il nome dato alla tenuta - è un muro alto sei metri a prova di curiosi, circondato da guardie che lo sorvegliano.
Inoltre, in una vicina area boschiva è prevista la costruzione di una rete di undici case a forma di disco collegate tra loro da una ponti di corda, consentendo così ai visitatori di passare da un edificio all’altro rimanendo tra gli alberi.
Il business e le teorie
Zuckerberg non è certo il primo miliardario a pensare così in grande per un’eventuale apocalisse, anzi. Il business dei bunker privati è in forte espansione, al punto tale da diventare una mania tra i potenti, come sottolinea Ron Hubbard di Atlas Survival Shelters a “The Hollywood Reporter”, che in America produce rifugi sotterranei: «Ha causato una frenesia di acquisti e il telefono non ha smesso di squillare come se la Terza Guerra Mondiale fosse alle porte».
E non mancano le teorie complottiste di chi pensa che Zuckerberg custodisca un segreto, per questo da anni sta progettando una dimora per tutta la famiglia in un posto sperduto che sia confortevole quanto una casa in superficie. Il costruttore Robert Vicino, sempre a “The Hollywood Reporter” ha detto a tal proposito: «Altre persone che condividono il suo status iniziano a pensare che se fa una cosa del genere sa qualcosa che nessuno sa». Chissà se Mark svelerà mai i suoi segreti a noi comuni mortali.
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