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Il ritorno in Parlamento di Marta Fascina è nel segno di Silvio Berlusconi. Due i particolari, infatti, che balzano agli occhi dei cronisti che la vedono arrivare alla Camera nel tardo pomeriggio per votare la fiducia al decreto Caivano: la 'cover' dello smartphone con il voto del Cav e il solitario al dito, un grande diamante a forma di cuore, anello regalato dal leader azzurro alla sua compagna per le'nozze simboliche a Villa Gernetto, nel marzo del 2022.
Scortata dai suoi fedelissimi, l'ex compagno di liceo, il sottosegretario ai Trasporti, Tullio Ferrante, e Stefano Benigni, Fascina ha fatto il suo ingresso a Montecitorio prima delle cinque: ad accoglierla il presidente dei deputati di Fi, Paolo Barelli, tajaniano doc. Nell'emiciclo semi vuoto si avvicinano a salutarla vari parlamentari: 'ronzullianì e deputati vicini ad Antonio Tajani. C'è chi le stringe la mano come Francesco Battistoni, responsabile organizzativo del partito, Alessandro Cattaneo e il vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè, chi le dà un bacio sulla guancia come il portavoce di Fi, Raffaele Nevi e l'ex forzista, ora esponente della Lega, Laura Ravetto.
Al suo posto parla Barelli: «È un pò come il primo giorno di scuola...». Benigni spiega il suo stato d'animo: «È provata emotivamente, un passo alla volta...». Lady B, raccontano, tornerà a Montecitorio, specialmente per le votazioni sulla legge di bilancio. E stasera soggiornerà a Villa Grande sull'Appia antica, diventata il nuovo quartiere generale romano di Berlusconi dopo l'addio alla storica sede di via del Plebiscito nel 2020. Dopo la scomparsa del Cav, il 12 giugno scorso, l'ex villa Zeffirelli è rimasta chiusa: ha 'riaperto i battentì, raccontano, solo per ospitare Pier Silvio Berlusconi e oggi la Fascina
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