Marta Marzotto, il figlio Matteo: «L'errore di mia mamma? Non salvare il matrimonio con mio padre»

Una donna in continuo movimento anche negli amori tra il pittore Renato Guttuso, il marito Umberto Marzotto e Lucio Magri

Marta Marzotto, il figlio Matteo: «L'errore di mia mamma? Non salvare il matrimonio con mio padre»
Per Matteo Marzotto sua mamma Marta era davvero speciale. Il suo primo ricordo è quello di una madre che «trasgrediva a tutte le buone regole e mi consentiva di...

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Per Matteo Marzotto sua mamma Marta era davvero speciale. Il suo primo ricordo è quello di una madre che «trasgrediva a tutte le buone regole e mi consentiva di dormire con lei. C’era molta fisicità, arrivava e mi baciava per interi minuti». Una madre, racconta suo figlio al Corriere della Sera, anticonformista «ma a suo modo era rigorosa».

 

Matteo Marzotto: «Il mio rapporto con mia madre»

Cinque figli, cinque fratelli, «ma il suo preferito ero io. Mia madre mi ha avuto a 36 anni, per me è stato più facile perché ero il più piccolo e si aggiunga che sono un maschio».

Una madre «più che generosa. È stata addirittura prodiga. Ammetteva di viziarci e non ne faceva mistero. Io sono l’ultimo di cinque figli, sono stato viziato oltre ogni misura. Era una donna che arrivava con “cariolate” di attenzioni, regali e pensieri. Una profusione di amore talvolta disordinata, non era capace di educare nel senso convenzionale del termine. Ma ci ha trasferito il senso dell’etica, l’onestà intellettuale e l’essere solidali verso chi ha bisogno». 

Una donna speciale che è rimasta sempre lei, senza mai montarsi la testa. «È stata davvero figlia del popolo, questo è il più bel riconoscimento: avrebbe potuto montarsi la testa, in fondo aveva trovato il principe azzurro e sposato il figlio di uno degli uomini più ricchi dell’Italia dell’epoca. La vita poteva sembrare facile, ma in realtà per lei non lo è mai stata».

 

Moda

Marta Marzotto è soprattutto moda. E suo figlio Matteo ricorda al Corsera come «all’inizio è stato il modo per lasciarsi alle spalle i campi di riso di Mortara e andare a Milano nella grande città. La moda l’ha vissuta negli atelier degli anni ‘50 con le sorelle Fontana e la Curiel. Poi si è formata, andava a Parigi a New York e si trovava a suo agio con artisti e intellettuali. È stata una mecenate del movimento artistico degli anni 70...».

Il successo con i maglioni di cashemere alla Standa a 127 mila lire l'uno. «Aveva ordinato 35 mila pezzi e la davano per pazza, sono durati un baleno. Poi si è inventata le linee “Marta da Legare”, “Marta Martissima” e una più a buon mercato “Martaccia tua”. Arrivavano le collezioni e la mamma si metteva in vetrina, era davvero una bomba a mano. Al culmine del successo aveva un contratto da più di 6 miliardi lire».

 

Il matrimonio finito

Una donna in continuo movimento anche negli amori tra il pittore Renato Guttuso, il marito Umberto Marzotto e Lucio Magri, uno dei fondatori de Il Manifesto. La pubblicazione delle lettere d'amore tra il maestro e sua madre segnarono la fine del suo matrimonio. «Avrebbe dovuto, malgrado il grande clamore, tentare di trovare una soluzione con mio padre: erano in ballo 35 anni di matrimonio con cinque figli. Dopo, mia madre non ha più avuto un compagno». Questo l'unico rimprovero verso la sua mamma. «A suo modo era fragile e insicura, questa iperattività era una maniera per schernirsi. Qualche volta è stata mal consigliata da persone che avevano presa su di lei e che le hanno fatto compiere gravi errori...».

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Il Mattino