A 9 anni dalla morte di Michael Jackson, emergono nuovi particolari sulla perquisizione che fu eseguita nel 2003 a Neverland, il suo immenso ranch, dove viveva abitualmente. A...
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Alcuni stralci del report sono espliciti sulle abitudini di Jackson. Si legge: "I documenti trovati rivelano che Jackson era un manipolatore, dipendente da sesso e droghe....... usava la violenza, il sesso esplicito e i sacrifici animali per attrarre i bambini. Possedeva anche delle immagini impressionanti e disgustose di bambini nudi e torturati, adulti nudi e donne in posizioni sadomaso".
Continuando a leggere si evince che siano state rinvenute a casa di Jacko ben sette collezioni di opere a contenuto pedopornografico. La perquisizione fu effettuata dopo la denuncia di un bambino, che sostenne di essere stato violentato a Neverland, insieme ad altri coetanei.
Le collezioni si componevano di "note, diari, documenti, fotografie, audio e video". Reperiti nell'abitazione anche dei farmaci per curare la dipendenza dal sesso. Questo è un altro duro colpo per i fan del King of Pop, che lo hanno sempre difeso e sostengono che nulla avesse a che fare con la pedofilia. A quanto pare, non era proprio così. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino