«Scaldare il riso avanzato è un grosso rischio, potrebbe essere letale»

La microbiologa, poi, consiglia di non lasciare nessun tipo di cibo a temperatura ambiente e rifiuta il mito per cui il cibo bollente non possa essere immediatamente messo in frigo

«Scaldare il riso avanzato è un grosso rischio, potrebbe essere letale». L'allarme della microbiologa: perché è pericoloso
Succede spesso di vivere tranquillamente la propria quotidianità portando avanti abitudini che crediamo essere perfettamente legittime e su cui non ci siamo mai soffermati...

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Succede spesso di vivere tranquillamente la propria quotidianità portando avanti abitudini che crediamo essere perfettamente legittime e su cui non ci siamo mai soffermati più di tanto, per poi scoprire - un fulmine a ciel sereno - che abbiamo sbagliato tutto, da sempre, correndo dei rischi inutili.

Per alcuni, quella realizzazione è arrivata dopo il consiglio e la spiegazione di Maria (@mariedoesstuff), una content creator e microbiologa che ha pubblicato un video in cui spiega perché non bisogna assolutamente riscaldare il riso avanzato e quali sono i pericoli nascosti dietro questa pratica.  

Il video di Maria ha raccolto più di 2 milioni di visualizzazioni in pochi giorni e si occupa di avvertire gli utenti riguardo i rischi associati con il consumo di riso riscaldato. Inizialmente, la donna spiega che la maggior parte dei batteri che causano malattie crescono in maniera eccellente a temperatura ambiene, vale a dire tra i 20 e i 30 gradi. 

Quindi, specifica Maria, «non dovreste mai lasciare il cibo che avete cucinato fuori dal frigo, a temperatura ambiente, per nessun periodo di tempo. O è cotto, e allora lo state mangiando caldo, oppure è in frigo e rimane freddo».

Il motivo di questo consiglio è da ricercarsi dietro un organismo, il Bacillus cereus, la causa dei rischi derivati dal riso riscaldato. Questo Bacillus cereus è responsabile della creazione di un'endospora, vale a dire una spora a forma di seme in cui si trasformano le cellule batteriche quando le condizioni non sono ideali per la crescita (per esempio mancanza d'acqua o temperatura sbagliata). 

Queste spore, se si sviluppano nel riso, non solo sarebbero in grado di resistere al calore a cui sono state sottoposte durante la cottura, ma nel caso in cui si trovino a temperatura ambiente cresceranno esponenzialmente.

Per quanto riguarda il riso cotto, lasciato a temperatura ambiente, poi posto in frigo e poi successivamente riscaldato, il pericolo è dato dal fatto che al contrario di quanto si pensi, i batteri cresciuti non saranno uccisi dal calore della seconda cottura: «Riscaldare il riso non fa nulla alla tossina, che rimane lì e ti fa snetire male».

Il consiglio di Maria, per evitare di correre rischi, è di lavare il riso: «Lavandolo non si eliminano certamente tutte le spore, ma si riduce notevolmente la possibilità che si abbiano effetti avversi». Il punto principale, dunque, non è tanto il fatto di riscaldare la pietanza, ma di lasciarla a temperatura ambiente: «Bisogna evitare le vie di mezzo: il cibo deve essere caldo, o freddo». 

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Il Mattino