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Ilary Blasi prende le distanze da Francesco Totti sul caso scommesse e gioco d'azzardo emerso in questi giorni. «In merito alle illazioni mosse da alcuni organi di informazione, l'avvocato Alessandro Simeone, nell'interesse della signora Ilary Blasi, precisa - in una nota - che la propria assistita nulla sapeva dei movimenti di denaro da e per l'estero evidenziati nell'inchiesta del quotidiano La verità e segnalati come sospetti dagli organi competenti».
Ilary Blasi, la nota sul caso Totti scommesse
«È dunque impossibile - continua l'avvocato a nome di Ilary Blasi - che le notizie siano state fatte trapelare dalla signora Blasi, come malignamente ipotizzato nel tentativo maldestro di coinvolgerla in eventi a cui è estranea. D'altra parte, i conti oggetto di segnalazione erano di pertinenza esclusiva del signor Totti e la moglie, con la fiducia che contraddistingue ogni solido rapporto matrimoniale, non ha mai effettuato su di essi alcun tipo di controllo».
Le operazioni sospette: la ricostruzione
Un hobby quello delle scommesse che avrebbe finito per mettere Francesco Totti nel mirino degli uomini dell'antiriciclaggio, che parlano di «operazioni sospette» soprattutto a proposito di alcuni bonifici effettuati a favore di case di gioco estere.
I trasferimenti
In totale si tratterebbe di quindici trasferimenti per un totale di circa 87 mila euro. Sui conti passati al vaglio sarebbero anche stati negoziati assegni bancari per un valore di 445 mila euro. Per l'antiriciclaggio si tratterebbe di «un'attività opaca», con i coniugi in questione - si sottolinea - che non avrebbero fornito adeguati chiarimenti o giustificazioni e avrebbero mostrato un atteggiamento evasivo e non collaborativo«. Un altro filone al centro di una segnalazione del 2017 riguarderebbe invece due conti dell'ex capitano. Uno è cointestato con Ilary Blasi, l'altro con Manuel Zubiria Furest, l'ex team manager della Roma. Al vaglio cinque assegni e un bonifico intestati alla Societé financiére et d'encaissement (Sfe) con sede a Monte Carlo, pagati tra l'agosto 2018 e il gennaio 2020 per un totale di un milione e 305 mila euro. Poi, tra le operazioni sotto osservazione ci sarebbero un bonifico da 300 mila euro alla "United London services limited" collegata con il casinò di Londra» e un altro da 200 mila euro in favore della Belco, apparentemente collegata con il casinò di Las Vegas. «Permangono forti dubbi in merito alla reale destinazione del denaro inviato alle varie case da gioco internazionali», scrivono quindi gli uomini dell'antiriciclaggio, «e non è chiaro quindi se il denaro fosse destinato solo al gioco oppure ad altro». Nel mirino, infine, è finita anche l'emissione di assegni dell'ex capitano della Roma a favore del fratello Riccardo, per complessivi 230 mila euro, come emergerebbe da una segnalazione del 2017. Al momento nessun commento ufficiale da Francesco Totti. Tuttavia dal suo entourage si fa notare che l'ex numero 10 non è più tesserato e scommesse e gioco non gli sono dunque precluse.
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Il Mattino