La “Festa delle fave” è sì simbolicamente dedicata al legume, ma anche più ampiamente a un tempo da condividere in maniera sana e conviviale; e...
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La giornata infatti trascorrerà in buona parte nell’orto, ma anche a tavola, e non mancheranno musica e riflessione. Vediamo allora il programma, che prende avvio alle 10 (si chiuderà a mezzanotte) proprio con i lavori nell’orto e con alcuni laboratori per i bambini; a mezzogiorno si semina, e al termine si mangia tutti insieme alla “Tavolata della fava”. Da sottolineare un dato importante: l’incontro si basa su partecipazione e collaborazione, e è a rifiuti zero – quindi ciascuno è invitato a portare semi e piantine, così come cibo (meglio coordinarsi con l’organizzazione, tramite la pagina dell’evento Fb: sono già previsti pasta fatta in casa, piatti senegalesi, friarielli, dolci natalizi, plumcake di lavanda, formaggi); guanti e attrezzi, così come piatti e stoviglie (ovviamente, non monouso).
Dopo la pausa, alle 15, è il momento di marmellate e conserve; mentre alle 17 ci si ferma per discutere sul tema “Verso un’ecologia delle relazioni”: dibattito su “Cibo come r-Esistenza, autoproduzioni, rifiuti come risorsa”. Alle 20 ci si ritrova di nuovo a tavola, con la cena genuina di “Cucina clandestina” e un menu di autoproduzioni contadine e naturali, e senza prodotti di origine animale.
E arriva infine il concerto: a partire dalle 21.30, si esibisce il collettivo Strada Ketelos, che riunisce musicisti di diversa origine.
Inoltre, per tutta la giornata, mercatino di artigianato e autoproduzioni, e interventi musicali a cura della cooperativa “La Fenice”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino