Napoli, per gli eterni indecisi debutta il dolce «double face» a basso zucchero

Ricorda il concetto di ciondolo a metà degli innamorati e chissà che a San Valentino non diventi mania. Si tratta di una torta «bipolare» o...

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Ricorda il concetto di ciondolo a metà degli innamorati e chissà che a San Valentino non diventi mania. Si tratta di una torta «bipolare» o double face per indecisi che da oggi possono capitolare dinanzi alla scelta se crema o frutta. Il suo nome è Bon Bon ed è stata presentata a Palazzo Petrucci a Piazza San Domenico Maggiore in occasione di un apericake «futurista».


La creazione è del pastry chef e maitre chocolatier Mario Di Costanzo che nel suo labboratorio di piazza Cavour rivisita in chiave moderna ricette tipiche della pasticceria napoletana. Farciture e composizioni rivisitate e avanguardiste che trasformano il dolce in un'opera d'arte. Bon bon è composto da due basi asimmetriche dalla glassa specchiata al cioccolato, con all'interno due basi diverse: da un lato un cuore morbido e stratificato farcito con frutta, per chi predilige i sapori freschi; dall’altro una base crema per chi preferisce il gusto classico della crema o del cioccolato.
 
La particolare lavorazione della massa di cacao consente di abbassare notevolmente la percentuale di zuccheri che raggiungono un massimo del 12 per cento. La nuova cake nasce da un’idea dei due fratelli Mario e Danilo ed è declinata in tre varianti: Bon Bon Cioccolato, arachidi e caramello salato con aggiunta di fragola, vaniglia e menta fresca;  Bon Bon pistacchio di Bronte con albicocche del Vesuvio e arancino con aggiunta di cocco e limone della Costiera Amalfitana;  Bon Bon Vaniglia al profumo di bacche vaniglia di Thaiti, cioccolato al latte e caramello al sale di Maldon con aggiunta di yogurt greco ai sentori fruttati di limone e lampone. 


Sottili sfoglie di oro alimentare e cialde di cacao completano la composizione conferendo al dolce un tocco di delicata raffinatezza. I colori fluo e sgargianti potrebbero far pensare a coloranti artificiali e invece - assicura Di Costanzo - «sono al bando grassi idrogenati, coloranti e additivi» e punta su impasti «realizzati con burro d’affioramento, latte e panna fresca e prodotti selezionati». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino