Da oggi non è da considerare un insulto e se lo è, almeno, è gourmet. Baccalà Re, la kermesse monotematica che celebra il merluzzo nordico in tutte le...
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E ancora talk e tavole rotonde al profumo di salsedine animeranno dibattiti di settore aprendoli al pubblico. L’area kids consentirà alle scuole, il lunedì e il martedì, di partecipare a laboratori e all’animazione all’aperto. Da Capri si scorgerà un bagliore ininterrotto anche per i giochi pirotecnici dei primi fuochi piro-musicali previsti il 27 maggio in chiusura. I numeri parlano di un evento in crescita: dai 13 ristoratori dell’anno scorso, si è passati a 26 e si punta a raddoppiare anche le presenze a 400mila. Pronte 25 tonnellate di baccalà in giacenza, da consumare rigorosamente in contenitori biodegradabili perché l’evento è total green. La gastronomia napoletana si sdogana così dalla pizza, anche perché per molti ristoratori è difficile disegnare un proprio profilo fuori dai confini della pasta. E invece il baccalá fa parte della produzione locale e la Campania, con Somma Vesuviana è il maggior centro di smercio del baccalà. «Baccalà che - sottolinea Pignataro - è primo esempio di cucina fusion che unisce più popoli nelle varie fasi di produzione». Il Consorzio vesuviano dop somministrerà il vino a mescita, altra novità 2018. Le aspettative sono alte anche da parte di chi continua a sostenere la napoletanità come Amedeo Manzo, presidente della Banca si Credito Cooperativo di Napoli che parla di Napoli come di una città che mostra alti indici di performance anche negli incrementi di raccolta: “non é una città di poveracci” stando agli investimenti e i risparmi bancari. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino