Dalla golosità non si scappa. È una questione di dna. Almeno stando al campione danese di oltre 6.500 volontari che ha consentito di individuare una variante del...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ebbene anche Napoli si è fatta sentire tra le 72 pasticcerie italiane selezionate in 6 città. Bello il derby partenopeo (in onda dal 2 aprile per una settimana) tra Mario Di Costanzo e Mignone. La spunta l'eccentrico Di Costanzo, terza generazione di una famiglia di pasticcieri nella Napoli più verace e popolare, con laboratorio e punto vendita in piazza Cavour. La produzione di Di Costanzo si divide in due sezioni: avanguardia e napoletanità. Elemento comune è la selezione di materie prime di alta qualità, nessuna scorciatoia produttiva, additivi o conservanti.
Tutte prestigiose le pasticcerie in gioco, dalla storica Cuori di Sfogliatella, che lancia un dolce tutto nuovo, a Bellavia, Varriale e Gambrinus. Tre i round quotidiani fino alla finale nella suggestiva cornice della Reggia di Caserta. I pasticcieri devono superare «La prima impressione»: con la visita di Torreblanca e Bourdeau. Quindi la prova «La specialità», in cui si giudicano i migliori prodotti del locale. Infine, «Il dolce della sfida»: in due ore e mezzo i concorrenti devono preparare un dolce con un elemento misterioso scelto dai giudici. Al termine della prova viene decretato il vincitore della puntata. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino