Ischia, da quando c'è Libera in cucina il pignattello è ricco di sorprese

Libera Iovine
Mi piace chiamarla cuoca anziché chef, e spero che il sapore antico della parola piaccia anche a lei, così schietta e poco incline all'autorappresentazione....

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Mi piace chiamarla cuoca anziché chef, e spero che il sapore antico della parola piaccia anche a lei, così schietta e poco incline all'autorappresentazione. Mettersi nelle mani di Libera Iovine è stato sempre un piacere, dai tempi dello storico Melograno di Forio, caposaldo di una cucina d'autore quando era veramente tale e tracciava il percorso. Oggi è bello ritrovarla in questa nuova avventura del Pignattello, nella piazza di Lacco Ameno, tra il busto di Angelo Rizzoli e l'hotel Reginella, elegante il locale e accogliente la giovane coppia in sala, Michele Scotto d'Abusco e sua moglie Lucia. Libera è rimasta libera, di testa e di cuore. E i suoi piatti regalano emozioni giuste, senza inutili eccessi di virtuosismo.

Sgranocchiando pane alle mandorle e lingue di suocera, sfoglie di pane tipiche di Procida, assaggio il gazpacho di datterini con zenzero e agrumi. Quello che si mangia lo si decide insieme, sulla base di un menu piccolo e flessibile, che comprende specialità indelebili come il tris di melanzane (a scarpone, parmigiana povera e parmigiana classica) o l'insalata di coniglio con scarola riccia, sedano, carote e pane fritto. I primi piatti sono tutti da assaggiare, non si può rinunciare a un classico come lo spaghettone con vongole cozze e limone, né tralasciare un assaggio di mezzi paccheri conditi con la zuppa di gallinella e scorfano.
Elegante la zuppa tiepida di patate con ostriche e verdure. Oggi il pesce di giornata è la mormora, delicata e profumata di erbe aromatiche. I totanetti sono ripieni di mozzarella e broccoli, il polpo sposa le lenticchie di Castelluccio, per i carnivori c'è lo stinco di agnello e il coniglio all'ischitana. Ci sono vari menu degustazione a mano libera, si beve bene e non dimenticate i dolci. Rinfrescate il palato con il frullato di melone e menta e proseguite. Era una delizia assoluta la zuppetta di ciliegie con gelato al fiordilatte. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino