VICO EQUENSE - Domani alle 18 Alfonso Pecoraro Scanio, promotore della petizione "Pizza Unesco", sarà in piazza Mercato per incontrare l’amministrazione...
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«L’obiettivo – spiega il primo cittadino – è quello di far conoscere la nostra pizza per inserirla in un progetto di riconoscimento più ampio». L’Unesco ha qualificato la tradizione di scuola partenopea come patrimonio immateriale dell’umanità: un viaggio lungo oltre 10 anni giunto fino in Corea del Sud, dove un comitato ha unanimemente riconosciuto il valore di un’arte unica nel suo genere. Il tutto inserito in una comune ottica di tutela del Made in Italy. A farsi promotore dell’iniziativa e della petizione, con oltre due milioni di firme, è stato Alfonso Pecoraro Scanio, ex ministro dell’Ambiente e dell’Agricoltura. «La cosa più importante ora – ripete Pecorario Scanio - è promuovere tutte le azioni per tutelare questo riconoscimento».
Si conferma l’attenzione del Comune per la difesa delle produzioni e delle tipicità locali, la diffusione alle giovani generazioni di buone pratiche e il rafforzamento dell’identità culturale attraverso il rilancio dei tradizionali mestieri. Proprio questo è lo spirito che anima "Pizza a Vico" che si svolgerà nel centro cittadino coinvolgendo il centro storico, per l’occasione chiuso al traffico. La kermesse si articolerà in tre serate dedicate interamente all’arte dei pizzaioli locali, di vecchia e nuova generazione, che hanno fatto della pizza un piatto d’eccellenza. Novità è la pizza a pranzo, lunedì 16 e martedì 17, per i disabili delle strutture dell’intera penisola sorrentina. I protagonisti dell’edizione 2018 saranno: Al Buco, All’Angolo, da Cardone, il Casale del Golfo, il Cavallino (pizza gluten free), Cerasè, il Covo del Buongustaio, Cuore di Pizza, Pizza a Metro, da Franco, da Giovanni, Frate Cosimo, da Gighetto, La Piazzetta, L’Isola, Ma che Bontà, Momenti di Gusto, Mordi e Fuggi, L’Oasi, Saporì, Pizza Taxi, Terra Mia, Tigabelas, Titos e Torre Ferano. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino