Pizzaioli di Vico Equense in strada per rilanciare la tradizione

Antimo Caputo
Pizza in piazza. Non è un gioco di parole, ma è la...

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Pizza in piazza. Non è un gioco di parole, ma è la vetrina enogastronomica che caratterizza l'appuntamento con «Pizza a Vico», in cartellone lunedì, martedì e mercoledì, nel centro storico di Vico Equense: degustazioni, momenti di intrattenimento musicale, animazioni e laboratori creativi per i più piccoli. Sapori, profumi, arte e tradizioni, un cocktail unico e irripetibile, una sola grande protagonista: sua maestà la pizza. La kermesse è stata presentata ieri mattina, nella Sala delle colonne del complesso storico della Santissima Trinità e Paradiso, dal sindaco di Vico Equense, Andrea Buonocore, con l'assessore al Turismo, Lucia Vanacore, il presidente Unione pizzaioli tradizionali, Alfredo Folliero, il presidente dell'Associazione «Pizza a Vico», Andrea Cuomo, lo chef «stellato» Gennaro Esposito ed il giornalista Luciano Pignataro. Sono 23 le pizzerie impegnate in «Pizza a Vico», aperta nelle tre serate dalle 19.30 alle 23.30. Postazioni dislocate in via Roma, corso Filangieri e corso Umberto I, un circuito del gusto che ruota intorno a piazza Mercato e piazza Umberto I, ampliando l'itinerario della scorsa edizione. L'incasso della manifestazione verrà devoluto all'acquisto di strutture sanitarie da destinare al presidio ospedaliero De Luca e Rossano di Vico Equense e ad opere di adeguamento del poliambulatorio del borgo collinare di Moiano. «Con questa manifestazione ha spiegato il sindaco Andrea Buonocore vogliamo rivendicare l'importanza delle nostre tradizioni, la nostra pizza, conosciuta in tutto il mondo, è unica per forma, dimensioni, prodotti rigorosamente del territorio e conseguentemente del gusto. Di feste della pizza ce ne sono tante, ma la nostra è sicuramente unica perché si sposa con le nostre eccellenze e le nostre tradizioni. Con queste premesse, stiamo lavorando con Gennaro Esposito per un presidio del gusto, tipico del nostro territorio da poter esportare in Italia e nel mondo». Un progetto ambizioso, un piano di promozione dell'immagine di Vico Equense, che come ha sottolineato Luciano Pignataro, è destinato ad aprire nuove risorse per valorizzare la filiera enogastronomica locale di cui la pizza vicana è la punta di diamante di un itinerario che si sviluppa in un territorio ricco di tradizioni agricole e artigianali, tra storia, bellezze naturali e artistiche che rendono Vico Equense una location con proposte diversificate che spaziano dalle risorse ambientali alla cultura dell'ospitalità. «Ci sembrava coerente creare un tavolo di lavoro per organizzare e coordinare gli eventi gastronomici con il Comune al vertice della piramide ha sottolineato Gennaro Esposito -. Abbiamo precise responsabilità di utilizzare prodotti etici e sostenibili nelle nostre cucine, dove bisogna privilegiare i prodotti in termini di qualità. Dobbiamo proporre un gusto che sia coerente con il territorio, capace di consolidare una tradizione che si rinnova». «Pizza a Vico», quindi, si allinea ai principi che hanno ispirato «Festa a Vico», la manifestazione ideata da Gennaro Esposito, già programmata per il 4, 5 e 6 giugno prossimo sul tema «Non siamo dell'altro mondo» per evidenziare il ruolo dello chef del terzo millennio che racchiude, accanto alla vetrina mediatica, una funzione sociale.

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Il Mattino